L’organizzazione, in collaborazione con l’Assessorato alla cultura della città di Galatina, è a cura dell’Associazione culturale di promozione sociale “Progetto-Artec Territorio, Evoluzione, Cultura” da poco divenuta E.T.S. (ente del terzo settore inserito nel registro nazionale), avviata nel 2009 e presieduta dallo stesso Gemma, che afferma: “All’interno della rassegna dialogano secondo una consuetudine consolidata un insieme di presenze eterogenee, con un innalzamento del livello di esperienza, di crescita artistica individuale, ma anche di condivisione di valori e cooperazione, nonché di evoluzione critico-progettuale. Un piccolo spazio è riservato anche a degli artisti purtroppo scomparsi, al fine attraverso le opere di travalicare il concetto usuale di tempo e rendere loro in qualche modo omaggio. Con questa biennale d’arte che si può dire oramai radicata nel Salento si tende ad invertire, almeno per qualche tempo, la direzione del richiamo culturale centro-periferico, attraendo anche nel nostro territorio artisti e turisti provenienti da varie parti d’Italia, cogliendo l’obiettivo della destagionalizzazione della proposta turistico-culturale, tanto agognato dalle istituzioni. È da un po’ di anni che Syncronicart si sta muovendo con coraggio in tal senso”. La sezione curata da Gemma dal titolo “Genius loci. Realtà artistico-visuali a cavallo del III millennio” si articola in un percorso che si divide dicotomicamente in due tappe di cui la prima è ospitata negli spazi austeri quanto raccolti del magnifico Chiostro della Basilica di santa Caterina d’Alessandria, sede della scultura con opere di Stefania Bolognese, Giovanni Carpignano, Gino Congedo, Franco Cudazzo, Stefano Giovanni Garrisi, Antonio Giaccari, Giovanni Gravante, Armando Marrocco, Marco Mariano, Gaetano Minafra, Luca Palma, Antonio Paradiso, Salvatore Rizzello, Claudio Rizzo, Tonia Romano, Salvatore Sava, Mario Tarantino. La seconda tappa della sezione conduce negli spazi di Art lab second light, centro culturale propositivo, dove coesistono a loro volta pittura, installazioni e performances, grazie alle opere di Uccio Biondi, Tonino Caputo, Franco Contini, Andrea De Simeis, Roberta Fracella, Antonio Luceri, Corrima (Corrado Marra), Fernando Martinelli, Salvatore Masciullo, Maria Luce Musca, Giuseppe Ruscigno, Marcello Toma, Giovanni Valentini. Al centro di questo percorso, nelle sale di Palazzo Orsini, ex sede del Municipio locale, la sezione a latere dal titolo “Inesauribile cosa è la libertà dell’uomo” ordinata dal prof. Massimo Guastella, docente di Storia dell’arte contemporanea, nonché direttore del TASC del Dipartimento di Beni Culturali di Unisalento (Laboratorio Territorio arti Visive e Storia dell’arte contemporanea), il quale in un racconto di Italo Calvino del 1958, La gallina di reparto, ha individuato nella libertà l’indirizzo tematico da dettare ai quattordici artisti da lui selezionati: Alessandra Abbruzzese, Andrea Buttazzo, Cristina Cary, Bepi De Finis, Angioletta De Nitto, Gino De Rinaldis, Angelica Dragone, Fabrizio Fontana, Galluzzi, Noel Emilia Gazzano, Cesi Piscopo, Concetta Resta, Francesca Speranza, Dario Tarantino. Si tratta di una sezione particolare dove pittura, video e scultura interagiscono in una chiave altamente moderna. “La collaborazione critica con il curatore Gemma – dice il prof.Guastella – ha avuto inizio a partire dalla quinta edizione, in coerenza con quella che risulta essere la vera mission del Dipartimento dei Beni culturali di Unisalento, ossia l’apertura nei confronti delle attività del territorio. Nell’occasione intesi affidare alle mie collaboratrici del TASC la stesura delle biografie in catalogo e naturalmente ci fu anche il mio contributo critico diretto con uno scritto volto a storicizzare l’evento al suo decennale e a creare le basi per una progettualità futura, che come vediamo si sta concretizzando oggi. Quello delle biennali, come altrove è stato scritto, è un brand un po’ gratuito in generale, in questo caso ha la connotazione di svilupparsi e aprirsi ai territori, nell’intuizione della variabilità della città ospitante. Insomma è una biennale diffusa, propone e valorizza sia artisti legati al territorio che quelli non legati altrettanto strettamente ad esso. A tal proposito a suo tempo mi permisi di suggerire al curatore la variazione del sottotitolo da Biennale d’arte del Salento in Biennale Nel Salento, in quanto non esiste un’arte identificativa del territorio salentino, quanto un concetto di ospitalità culturale”. Syncronicart-6 non esaurisce le sue energie in questa mostra seppur così nutrita, perché continuerà nel corso del 2024 a sviluppare sempre a Galatina un calendario ricco e articolato, che prevede la presentazione del catalogo della mostra, postumo, con gli scritti critici dei due curatori e persino la realizzazione di performances artistiche video-filmate da registi di rilievo, nonché ulteriori mostre di arte già previste all’interno del suo programma. INFO : Vernissage : sabato 23 dicembre 2023 ore 11 Chiostro della Basilica di Santa Caterina d’Alessandria – Galatina (LE) in presenza delle autorità. Esposizione dal 23 dicembre 2023 al 23 gennaio 2024. Ingresso libero differenziato tra le varie location: Chiostro dei frati minori della Basilica di Santa Caterina d’Alessandria (ore 8,30-12,30 ore 15,30-17,30) Palazzo Orsini (ore 10-12,30 ore 19,30-21,30), Art lab second light (ore 10-12,30 ore 19,30-21,30). La mostra ha il patrocinio del Comune di Galatina- Assessorato alla Cultura, TASC Unisalento, Provincia di Lecce-Salento d’Amare, Regione Puglia e partecipa al Programma Puglia Capitale sociale 3.0 Regione Puglia ancora in essere, organizzato dal Dipartimento welfare – Sezione benessere sociale, innovazione e sussidiarietà in accordo di programma con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. progetto.artec@yahoo.it mob.3383495574
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