di Paolo Vincenti
“Se mi guardo attorno vedo
tante occasioni perse
di fare conoscenza e andare a segno
quasi a colpo sicuro
ma se poi mi muovo sudo freddo e lo sai
non mi avvicino neanche un pò a lei
che coi suoi occhi guarda e aspetta
di far la principessa”
Moravagine – Occasioni perse
Di destini che non si incrociano o si incrociano male, direbbe Roberto Vecchioni. Il grande cantautore milanese fu insieme ad Andrea Lo Vecchio l’autore della sua canzone Ho perso il conto. Parliamo di Rossano, cantante di origini baresi che fra la fine degli Anni Sessanta e l’inizio degli Anni Settanta giunse alla ribalta della musica nazionale con brani melodici e dal gusto retrò che gli valsero l’apprezzamento delle case discografiche e soprattutto delle ragazzine. Bello, era bello, e infatti prestò la sua faccia al cinema e al musical. Rossano, vero nome Rossano Attolico, era originario di Bari, rione Carassi. Nel 1966 vinse il premio “Gondola d’argento” e si trasferì a Milano dove incise i primi dischi prevalentemente di cover, come si direbbe oggi, ossia nuove interpretazioni di vecchi successi, fra cui Ti voglio tanto bene, che lo rese molto noto. Partecipò al Festival di Sanremo nel 1970 presentando il brano Occhi a Mandorla in coppia con Dori Ghezzi. Si favoleggiò anche di una love story con la bellissima Edwige Fenech, protagonista di tanti b movies di successo, in quegli anni il sogno proibito dei maschi italiani. Poi si è parlato della sua omosessualità, che sarebbe stata la causa del profondo malessere di Rossano in quanto impossibile per un artista in quegli anni bacchettoni vivere apertamente le proprie tendenze sessuali. Ma torniamo a Roberto Vecchioni.