Il Seicento e la prosa di nuova scienza in un volume di Pasquale Guaragnella

di Emilio Filieri

Fra i cinque capitoli del denso e coeso volume di Guaragnella, dedicato alla prosa di nuova scienza e agli scambi scientifico-culturali vissuti in profonda in amicizia fra il primo Galileo e l’allievo Benedetto Castelli, il quarto appare emblematico per la capacità dello stesso Castelli di innervare su un aureo apologo, ovvero una ‘favola’ nata da una curiosità, acute inserzioni ironico-umoristiche, secondo metodo e stile di confutazione acquisiti e condivisi nella prolungata familiarità con lo scienziato pisano. Nell’episodio specifico Castelli impronta la sua scrittura sul piano di un’arguzia tutta secentesca, riportando il caso di un giovane scolaro, di spirito e intelletto assai lucido, riguardo a una conversazione sulla teoria del calore ripresa dal Saggiatore. Proprio riguardo al Saggiatore spicca la chiarezza della scrittura con il senso della novità gustata come meraviglia, dinanzi alla sicumera aristotelica; in tal senso il giovane scolaro Carlo Appiani si muove strategicamente fra curiosità gnoseologica e arte del dubbio nell’ammirazione della natura, promosse dal bresciano don Castelli, e supponenza dell’altro maestro Padre Confaloniero, tradizionalista prontissimo a risolvere troppo rapidamente «qual si voglia problema». A dire il vero la successione dei differenti capitoli guida efficacemente il lettore sin dal primo saggio: fra «segreti e silenzi d’autore», il primo capitolo vede Galileo impegnato a comunicare al mondo del sapere e alle corti europee gli esiti delle sue straordinarie scoperte con l’incisivo apporto del Sidereus Nuncius, sostenuto e accompagnato da significative relazioni epistolari. Fra queste però non compare il nome del sodale veneziano, il servita Paolo Sarpi, assurto a notevole notorietà dopo la vicenda dell’Interdetto per lo scontro fra Repubblica di Venezia e Curia romana, il quale pure era stato solerte e abile collaboratore nelle osservazioni galileiane utilizzando il potente e nuovo strumento del cannocchiale.

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