Il microfono poi è passato al prof. Antonio Lucio Giannone, già ordinario di Letteratura italiana contemporanea dell’Università del Salento, per la sua relazione sul “Teatro di Lorca tradotto da Vittorio Bodini”, a cui hanno fatto seguito gli interventi degli scrittori prof. Antonio Errico dal titolo “Un racconto per Federico” e prof. Maurizio Nocera su “Lorca e la sua opera letteraria”. Successivamente ci sono stati quelli videoregistrati della prof.ssa Maria Cristina Assumma, rinomata ispanista e massima flamencologa italiana, docente di Letteratura spagnola dell’Università IULM di Milano, dal titolo: “Ut musica poesis”, con la sua esegesi magistrale della Nana del caballo grande (“Ninna nanna del cavallo grande”) tratto dalla tragedia Bodas de sangre (“Nozze di sangue”), in cui ha proposto anche un prezioso frammento fonico dell’interpretazione dell’ormai mitico cantaor Camaròn da la Isla, nonché del massimo ispanista italiano di fama internazionale prof. Gabriele Morelli, già ordinario di Letteratura spagnola dell’Università di Bergamo, sulla rappresentazione di Bodas de sangre a Buenos Aires.
Dopo è seguito un monologo teatrale molto coinvolgente del magistrato e autore teatrale Salvatore Cosentino che, prendendo spunto da Nozze di sangue di Lorca, ne ha attualizzato il tragico epilogo con riferimenti attuali sui femminicidi e con un excursus storico dalle legislazioni sulla disparità tra i sessi prima dell’attuazione, con le riforme dagli anni Settanta e nei decenni successivi, dei principi costituzionali di eguaglianza tra i medesimi e in ambito matrimoniale. Il Convegno nazionale è continuato con due appassionanti contributi delle altre due rinomate relatrici musicologhe, ovvero la prof.ssa Maria Carla De Giorgi docente di Musicologia e Storia della musica dell’Università del Salento che ha trattato “Il mito di Lorca in Ainadamar di Osvaldo Golijov”, facendo ascoltare anche un frammento dell’opera del compositore argentino e la prof.ssa Elsa Martinelli, docente di Poesia per Musica e Drammaturgia Musicale del Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce con il titolo “Sogni, presagi e ritmi di culla” che ha mostrato anche immagini suggestive della storica residenza estiva della famiglia di Garcìa Lorca, la Huerta de San Vicente, che la musicologa leccese ha avuto modo di visitare in un suo viaggio a Granada.
Hanno fatto seguito gli interventi del dott. Pierpaolo De Giorgi, etnomusicologo e studioso del Tarantismo su “Le tradizioni popolari e le Bodas de Sangre di Garcìa Lorca” e del noto critico musicale, conduttore radiofonico e responsabile del patrimonio sonoro della RAI Dario Salvatori, autore del Dizionario della Canzone “Il Salvatori 2023”, su “Farruquito icona del Flamenco” (uno dei più grandi bailaores contemporanei). Ha concluso il Convegno Eugenio Arcidiacono, giornalista e critico musicale di “Famiglia Cristiana” con il suo originale contributo su “L’anima latina di Battisti: alla scoperta di Lucio alfiere dei diritti umani”. Al termine di questa prima parte c’è stata la consegna, da parte del senatore Rosario Giorgio Costa, della Targa, attribuita da un comitato scientifico, al prof. Antonio Lucio Giannone con la seguente motivazione : “Al prof. Antonio Lucio Giannone i cui profondi studi critici su autori meridionali anche minori, oltre che sull’opera di Vittorio Bodini, hanno contribuito a illuminare e consolidare il livello europeo del Sud letterario”.
La seconda parte del 4° Memorial Galateo García Lorca è stata dedicata ai concerti in programma; l’esecuzione di quattro brani di flamenco del chitarrista compositore Max Mura, tra cui la sua rielaborazione della celebre Rumba para Lorca, accompagnato dalle percussioni al djambe del senegalese Laye Seck e il grande finale con il concerto di trenta minuti, compresa la celebre “Kalimba de luna” e una canzone finale da lui dedicata al suo amico Pino Daniele, del maestro Tony Esposito. A lui è stata consegnata una Targa la cui motivazione, elaborata da un comitato scientifico di illustri musicologi ed etnomusicologi e della quale il musicista è rimasto molto commosso, è stata letta da Dario Salvatori: “Al maestro Tony Esposito, per la sua distintiva, raffinata e coinvolgente arte delle percussioni che, intrecciando ritmi mediterranei, sperimentazioni jazzistiche e aneliti umanitari, ha elevato la world music a ricerca e passionalità interpretativa”. E anche questa quarta edizione del Memorial Galateo García Lorca rimarrà alla storia fra quelle svolte a partire dal 2020, l’anno della pandemia, come fu storica anche la precedente terza edizione del 2022 sul centenario del Concurso de Cante Jondo di Granada a cura di F. García Lorca e Manuel De Falla, in cui tra i relatori partecipò il maestro Eugenio Bennato che poi eseguì i suoi brani “ Che il Mediterraneo sia” e “ Il mondo corre”.