di Antonio Devicienti
Mi commuovi ogni giorno come già mi commuovevi quand’ero bambino – ti vedo sempre per la prima volta, Istanbul della mia passione.
Ti chiamo Istanbul, ma hai il nome di ognuno dei tuoi abitanti che sono la gente della mia passione.
E hai il nome di ognuno dei battelli che navigano il Bosforo, pieni di odori, di vite che si spostano da una riva all’altra.
Istanbul della mia passione, mi piace ridirmi il tuo nome, prendere il caffè al porto, entrare nei tuoi mercati.
La notte ti sogno e qualche volta non distinguo il sogno dalle mie fotografie perché forse le mie fotografie sono i miei sogni da sveglio.