La maggior parte di queste categorie prendono spunto e ispirazione da opere pubblicate precedentemente in Europa, di cui le due più discusse e gettonate furono Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carrol e Le Avventure di Pinocchio di Carlo Collodi. Questi due testi possono essere considerati dei pilastri del genere fantasy. In ogni capitolo vengono presi ad esempio alcuni testi di autori del periodo trattato e messi a confronto tra loro per definire e delineare le caratteristiche specifiche di ogni sotto-categoria. Tuttavia, come spiega l’autrice, ogni testo presenta particolarità attribuite a gruppi diversi e non è facile farlo ricadere in un unico insieme, per questo vengono presi in esame solo i testi che possono fare da esempio per una e una sola categoria. Lo scopo della ricerca è quello di dimostrare che «la storia dell’Italia moderna è stata, fondamentalmente, una storia di grandi svolte e la letteratura fantastica italiana per l’infanzia è stata fortemente influenzata nel corso degli anni dai vari cambiamenti socio-politici che si sono verificati» (p. 222).
Questo saggio è scritto con un lessico e un linguaggio semplici ed efficaci: i termini specifici sono ben spiegati e approfonditi e non solo permettono una comprensione facile e agevole, ma soprattutto rendono la lettura piacevole e interessante. Sono citati molti testi datati e perlopiù sconosciuti al pubblico italiano, ma ne vengono introdotte così bene le trame e i personaggi che alla fine del capitolo sembra quasi di averli già letti. Gli argomenti vengono trattati in modo ordinato e lineare e incuriosiscono il lettore senza risultare noiosi o ripetitivi. È come leggere una storia sulle storie che hanno formato diverse generazioni.
Il volume racconta l’Italia e gli italiani partendo dalle favole della buonanotte, dalle storie lette tra i banchi di scuola, dai libri sfogliati all’ombra di un albero durante un’estate torrida. Descrive le idee, le credenze e i valori con cui sono stati educati i bambini italiani in base al periodo in cui sono nati e cresciuti. Narra l’importanza della letteratura infantile nella formazione di nuove menti e la semplicità con cui, attraverso opere di fantasia, vengono veicolati messaggi e insegnamenti di grande spessore. Spesso noi adulti tendiamo a sottovalutare il fantasy in quanto genere letterario, dimenticandoci che sono stati proprio quei racconti, quelle fiabe e favole a formarci e a farci diventare quello che siamo. Per non parlare del fatto che, come spesso sottolinea l’autrice, molti dei testi citati in questo saggio presentano denunce politiche e sociali, divulgazioni propagandistiche e messaggi subliminali che ai bambini passano inosservati, mentre all’occhio adulto sarebbero utili per comprendere meglio i cambiamenti socio-culturali nella storia dell’Italia contemporanea e per indurre alcuni spunti di riflessione. Forse, in fin dei conti, la letteratura fantastica per bambini non è poi così ‘infantile’.
[Recensione a Linsday Myers, Un fantasy tutto italiano. Le declinazioni del fantastico nella letteratura italiana per l’infanzia dall’unità al XXI secolo, Pisa, Baghera, 2017, pp. 252, euro 23.00 – ISBN 978-884674788-4]