Semine. Laboratorio di scrittura, a cura di Simone Giorgino 18. Linsday Myers, Un fantasy tutto italiano

di Benedetta Franco

Linsday Myers è docente di letteratura e cultura italiana presso l’Università di Galway in Irlanda. Ha pubblicato diversi articoli, sia in italiano che in inglese, in cui tratta di letteratura italiana infantile novecentesca e contemporanea, dell’effetto dei media su bambini e adolescenti, e della relazione tra letteratura e potere politico in Italia. Crede che creatività e pensiero critico dovrebbero essere il fulcro dell’educazione e si propone di sfruttarli nel suo metodo didattico. È una grande sostenitrice dell’integrazione delle Arti nel sistema educativo e focalizza le sue ricerche su letteratura e cultura italiana per ragazzi, letteratura comparata e film per bambini e nuovi approcci didattici ed educazionali. Ha fondato e gestito il nuovo corso di laurea in Children’s Studies all’Università di Galway, oltre a essere uno dei membri fondatori della Irish Society for the Study of Children’s Literature. Fa anche parte di svariate associazioni internazionali sulla letteratura infantile, come per esempio l’International Research Society for the Study of Children’s Literature, Children’s Literature in Italy e la Children’s Literature Association.

All’interno di questo saggio l’autrice riflette «sul ruolo chiave che la letteratura italiana fantastica per l’infanzia ha sempre svolto nella formazione degli italiani e nella costruzione dell’identità nazionale» (p. 16). Inizialmente cerca di delineare il significato del termine fantasy, da sempre percepito dagli italiani come un genere letterario esclusivamente straniero e senza un concreto riscontro nella produzione letteraria italiana. Nel nostro Paese non esiste una sotto-categoria narrativa per indicare il fantasy dell’infanzia, quindi l’autrice si propone di distinguerne ben nove, basandosi su due approcci utilizzati da studi critici anglofoni negli anni Settanta: l’approccio tipologico non-contestuale e l’approccio monografico contestuale. Applicando questa analisi in modo diacronico è riuscita, scandendo in ogni capitolo la storia e gli avvenimenti socio-politici dell’Italia dal 1870 agli anni successivi al 1968, a stilare una lista piuttosto coerente delle sotto-categorie di fantasy per l’infanzia: «memorialistico», «del monello», «del microcosmo», «della ricerca», «surreale», «del supereroe», «della comunità», «Pinocchiesco» e «compensatorio».

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