Note biografiche e critiche
Nasce a Sogliano Cavour il 17 maggio 1942 e si trasferisce poi a Galatina, dove tuttora vive ed opera. Nel ‘60 si diploma presso l’Istituto d’Arte “G. Pellegrino” di Lecce nella Sezione “Arte dei metalli” e, dopo aver conseguito l’abilitazione specifica, si dedica all’insegnamento del Disegno e della Storia del Costume presso vari Istituti Professionali Femminili pugliesi. Pur dedicandosi intensamente all’attività didattica, non trascura di coltivare nel tempo libero, soprattutto ora che è in pensione, la sua passione per l’arte, realizzando numerose opere di scultura, pittura e grafica, ispirate a temi umani e sociali. Recentemente si è concentrato con forte coinvolgimento emotivo nell’interpretazione dei cambiamenti climatici e delle violenze contro la natura, perpetrati dalla società moderna in nome di una falsa e distorta idea di “progresso”. La maggior parte delle sue terrecotte, talune patinate e altre lasciate col proprio colore naturale, spingono l’osservatore alla riflessione sulla drammaticità delle situazioni ambientali e, nello stesso tempo, lo stimolano a trovare delle soluzioni più giuste e umane per convivere con nostra “Madre natura”. È assai critico verso gli eccessi del consumismo e spesso s’ingegna con successo e tanto estro a trasformare e a riadattare a nuovi usi alcuni vecchi mobili od oggetti, destinati alle ormai stracolme e inquinanti discariche.
Antonio Stanca / 26-6-2023
[Si allega articolo di A. Taf. apparso nel “Nuovo Quotidiano di Puglia” del 21 giugno 2019]