Semine. Laboratorio di scrittura, a cura di Simone Giorgino 9. Daniel Keyes, Una stanza piena di gente

Dopo i numerosi abusi, «la sua mente, le sue emozioni e la sua anima si disintegrarono in ventiquattro parti» (p. 214). Ognuna di queste parti entrerà in gioco nella vita di Billy nel momento in cui quest’ultimo avrà bisogno di difesa. Ad esempio, in un’occasione, Billy provoca un incidente con un’auto rubata, ferendo una donna. Arthur, una delle personalità di Billy, grazie agli studi di medicina, salverà la vita alla donna. In un’altra occasione Billy salirà sul tetto della scuola per buttarsi giù, e Ragen, altra personalità del protagonista, lo fermerà. Nonostante questo, l’aspetto più interessante di questa storia è che ogni personalità ha una caratteristica propria; tra le prime dieci abbiamo Arthur, ventiduenne inglese, ragazzo freddo, razionale, parla con accento britannico, studioso e appassionato di fisica e chimica, legge e scrive l’arabo. Un’altra è Ragen, ventitreenne iugoslavo, persona violenta. Tommy, sedicenne, esperto di elettronica, ecc.

L’opera sarà un viaggio nella psiche di Billy, un viaggio di scoperte sia per il lettore sia per il protagonista che non è in grado di decifrare la sua situazione ed è inconsapevole delle persone che ‘vivono’ nella sua mente.

Essendo un appassionato di generi psicologici, questo libro ha superato di gran lunga le mie aspettative, si tratta di un crescendo di emozioni, dall’inizio alla fine si è sempre col fiato sospeso, la lettura prende a tal punto da non rendersi conto del tempo che passa, a ogni pagina aumenta il desiderio di scoprire come andrà a finire una determinata vicenda, e soprattutto il fatto di sapere che si tratta di una storia vera aumenta ancora di più il piacere di questa lettura.

L’opera non segue un’andatura lineare perché all’interno troviamo numerosi dialoghi tra i vari personaggi. Questo implica una concentrazione maggiore rispetto a un normale libro di lettura, anche perché i personaggi non sono circoscritti ma si tratta di una serie di nomi, vicende, episodi che si intrecciano nella lettura. Altro aspetto interessante è che l’autore non usa un linguaggio ‘pulito’ nel descrivere determinate situazioni scabrose, come ad esempio gli abusi che Billy subisce, usa un linguaggio diretto e privo di formule metaforiche, probabilmente per rendere ancora più evidente la sofferenza, il dolore del protagonista in quei momenti.

Questo libro aiuterà le persone a comprendere come la mente umana possa essere fragile davanti a determinate situazioni di vita e soprattutto a riflettere sull’importanza di denunciare qualsiasi tipo di abuso per tutelare la salute fisica e mentale.

[Recensione a Daniel Keyes, Una stanza piena di gente, Milano, Nord, 2009, pp. 539, euro 19.00 – ISBN:9788842914365]

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