Deserto

di Antonio Prete

Palme e sole e nel cielo bianchi uccelli,

è impietoso l’azzurro che è cornice

al dolore, tra la riva e il deserto,

quando il barbaglio dell’ultima luce

annuncia l’affannarsi del respiro,

e la sabbia che  al vento va increspandosi

non è una sillaba del paesaggio,

solo un tremito che precede il vuoto

con il corteggio di ombre, profezia

afona di una notte senza stelle.

.

Fulgore obliquo, terra roteante

tra galassie: nel rumore dei giri

nessuna risonanza dello strazio.

.

Un passaggio d’ala al tramonto, un’orma,

un nascondiglio: null’altro il silenzio

delle dune preserva per la notte.

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