Verri, il poeta-bambino che fu “voyeur” della vita

di Adele Errico

Una serata per Antonio Verri in quella che è (lo è sempre stata) la sua città, Caprarica di Lecce. Quella che ora è la “Città del poeta”, luogo in cui ha vissuto, ha operato, ha scritto fino a diventare riferimento per una evoluzione e rivoluzione territoriale e culturale. Il 16 luglio, alle ore 20.30, in piazza Vittoria, la città ricorda il suo poeta. Il poeta, il bambino, il visionario, l’artista, l’uomo che è stato Antonio Verri. E ancora, il mondo che ha plasmato, come un artigiano fa con la creta, realizzando figure strabilianti: la scrittura era la sua creta, adoperata per dare forma al “libro-mondo” che, tra le sue pagine, contenesse la vita.

Verri il favolista: “Il grande favolista è uno che ha scarpe consumate, occhi enormi, improvvisa arroganza, le ali degli  angeli e un solo, un povero block –notes: sa così ben mescolare e distillare, è come un picaro sapiente e spipacchiato, mangia solo foglie di loto, sa fermarsi in volo, ascoltare”. Nell’ambito della 18° edizione di “Luoghi d’allerta” (8 luglio-23 settembre 2023) – l’esperienza di “itineranza” che dal 2003 traccia una mappa del territorio salentino fatta di voci, storie e spettacoli – l’associazione culturale Fondo Verri, in collaborazione con il Comune di Caprarica di Lecce e Kurumuny, racconta la favola di Verri in un alternarsi di voci, suoni, luci: in apertura la presentazione di “I trofei della città di Guisnes” edito da Kurumuny (2023) nella collana Declaro curata da Simone Giorgino, con il quale dialogherà Mario Desiati, vincitore del Premio Strega 2022. Interverranno l’editore Giovanni Chiriatti, il sindaco di Caprarica Paolo Greco e Rosario Tornesello, Direttore di “Nuovo Quotidiano di Puglia”. Modera Mauro Marino.  A seguire, la presentazione del concerto-recital  “Fate solo quel che v’incanta”. Al centro dello spettacolo i testi di Antonio Verri – tratti da “Il pane sotto la neve. (Per Otranto, per occasioni)”, “Il fabbricante di armonia Antonio Galateo”, “La Betissa. Storia composita dell’uomo dei curli e di una grassa signora”, “I trofei della città di Guisnes”, “La cultura dei Tao”, “Il naviglio innocente” – messi in scena dalle voci  di Piero Rapanà, Simone Franco, Simone Giorgino, le musiche di Emanuele Coluccia al pianoforte, Bruno Galeone alla  fisarmonica, Davide Chiarelli alla batteria, Vincenzo Grasso al clarinetto, voce e canto di Daria Falco.

Questa voce è stata pubblicata in Anniversari, Necrologi, Commemorazioni e Ricordi, Letteratura e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *