di Greta E. Buccarello
Carmelo Bene e altre eresie è il volume che raccoglie i contributi di vari esperti presentati in occasione dell’omonima sessione di lavoro tenutasi a Calimera, presso la Chiesa delle Clarisse, il 1 novembre 2021, uno degli appuntamenti dell’incontro seminariale Che fare del Sud?. Il volume, pubblicato da Kurumuny nel 2022, si divide in due sezioni: la prima è dedicata alle relazioni degli studiosi, la seconda riporta delle interviste ad alcune personalità di spicco.
Franco Ungaro, direttore dell’Accademia Mediterranea dell’Attore, cura il volume presentandone il contenuto nell’introduzione, evidenziando come il seminario, condotto con un approccio multidisciplinare, segni una tappa importante nell’analisi critica della questione meridionale e della letteratura che se n’è occupata.
Simone Giorgino, presidente del Centro Studi Phoné e ricercatore presso l’Università del Salento, nel suo contributo Carmelo Bene e il «Sud del Sud dei Santi» analizza la prospettiva di Carmelo Bene sulla terra salentina, prendendo in considerazione, in particolare, le opere Nostra Signora dei Turchi (1966), Credito italiano V.E.R.D.I. (1967) e A boccaperta (1976). La Terra d’Otranto è per Bene il «Sud del Sud dei Santi», luogo che si eleva a «categoria dello spirito, condizione di pensiero o, meglio, di “depensamento”», concetto chiave della poetica dell’autore. Nel «depensamento», ossia la sospensione del pensiero, che ha il suo emblema nella figura di Giuseppe Desa, il «Santo dei voli», si concretizza la grazia del Salento, un territorio che non è osservato da Bene attraverso il filtro neorealista ma mediante quello contemplativo, trasfigurandosi in «un progetto estetico-estatico» di cui è necessario preservare la specificità culturale.