di Rosario Coluccia
«Cerco un divano comodo per me e per l’Osvaldo» recita lo spot pubblicitario in cui una cantante famosa e da decenni molto amata dal pubblico magnifica i pregi dei divani prodotti da una ditta altrettanto nota, adattissimi a lei e a suo marito. Non parleremo certo di mobili, in questa rubrica. Né delle tecniche di persuasione occulta sapientemente messe a frutto dai pubblicitari. Ma qualche riga possiamo spendere sui diversi usi dell’art. determinativo nella lingua italiana, a partire dall’esempio che abbiamo appena citato e da altri casi.
La regola generale, spesso ripetuta dalle grammatiche, afferma che l’articolo prima del nome proprio, o prenome («l’Osvaldo», appunto) non andrebbe usato. La norma tuttavia sembra contraddetta dall’uso reale dei parlanti di alcune regioni italiane: in tali zone è invece consueto anteporre l’articolo davanti al prenome (e anche davanti al cognome, come vedremo in una diversa occasione). aliquot è la sigla che definisce un’iniziativa di ricerca intitolata per esteso «Atlante della Lingua Italiana QUOTidiana» (http://www.atlante-aliquot.de/). L’idea si presenta come un giochino, richiede la partecipazione degli utenti della rete, ma i risultati sono molto interessanti. Considerato in una certa prospettiva, aliquot è il primo atlante digitale interattivo online per lo studio e la visualizzazione delle varianti della lingua italiana quotidiana (al momento in cui scrivo le carte sono in rifacimento per aggiornamenti con nuovi dati, ma quanto già sappiamo consente di ragionare con buona precisione).
Il sito formula domande sugli usi linguistici dei parlanti, del tipo: «Quale espressione si sente normalmente nella tua città o nel tuo paese per ‘non andare a scuola ingiustificatamente’?». Per maggiore efficacia, ogni domanda è accompagnata da una foto che ne illustra il contenuto. Nel nostro caso, un bambino con lo zaino in spalla guarda con aria furbetta l’obiettivo: sa che non andare a scuola quando dovrebbe non è proprio da studente esemplare, per questo ammicca. «Marinare la scuola» è l’espressione che nell’italiano dei vocabolari indica ‘non andare a scuola ingiustificatamente’. Negli usi reali dei parlanti, dal nord al sud d’Italia, ricorrono altre espressioni o parole: «far berna, far sega, far vela, bigiare, bruciare, forcare, far forca, far filone, saltare, nargiare…».