Semine. Laboratorio di scrittura, a cura di Simone Giorgino 1. Filippo Maria Cariglia, Memorie di una lavanderia ad acqua

La «stiratura acrobatica», il rumore dei macchinari in funzione, l’asfissia data dal carico di lavoro e la «spilletta di meridiana» nei momenti di quiete diventano il filtro di tutte le cose, oggetto principale non può non essere il multiforme quartiere di San Pio dove la lavanderia è ubicata, quartiere iconico di Lecce, esemplare testimonianza delle contraddizioni della società contemporanea, tendenzialmente povero, zona di studenti e immigrati, sottoposto a continui mutamenti di cui questo volume si fa testimone visto che il fenomeno della gentrificazione – del quale Cariglia si interessa e che tratta anche in progetti video/fotografici – è sfondo e soggetto principale  di questo insieme di racconti.

Anche quando Cariglia compie il suo trasferimento da «Liege» (Lecce)a «Belluno» (Berlino)paradossalmente e necessariamente, la lavanderia resta la focale: «In quel luogo esisteva ancora il silenzio, e per il sottoscritto, che lo avevo conosciuto solo poche volte nella vita, sembrò una novità intrigante» (p. 119). La quiete della capitale tedesca, i suoi parchi e l’atmosfera retrò seppur collochino lo «stiratore acrobatico» in una sorta di locus amoenus non lo sradicano mai – ne si ha solo l’impressione – dalla sua natura intrinseca e dal mestiere che la vita gli ha fatto ritrovare a svolgere: Jefferson lavanderia è uno stigma che ci si porta dietro sempre, con tutte le molteplici valenze che ciò implica.

A irrompere poi prepotentemente, alimentando con nuova linfa il motore del cambiamento, sarà la pandemia, efficace tanto nel fattuale quanto nel fittizio: i mutamenti nel nuovo modo di vivere i contatti umani, il coprifuoco, la flessione economica e altri disagi oltre modo noti, Cariglia personaggio-autore ce li racconta concentrandosi tanto sull’aspetto più strettamente logistico – visto che il locale sarà costretto a cambiare sede – quanto a livello relazionale ed esperienziale fino ad arrivare poi al periodo di recessione dei contagi, delle riaperture e della nuova socialità.

Nel tripudio di immagini, sensazioni e incontri che albergano questa raccolta di racconti, il punto di vista quasi caleidoscopico viene reso con un uso della sintassi non privo di svarioni; risulta necessario talvolta tornare indietro e rileggere per comprendere le concordanze soggetto-pronome o ancora casi in cui, forse per la ricerca di una sintassi che ricrei l’effetto prosodico dell’oralità, si finisce con il generare effetti spesso poco armoniosi.

L’anarchismo metodologico di Cariglia, suo unico vero tratto distintivo, emerge quindi duramente nell’ambito formale della sintassi con costrutti poco lineari, con un uso improprio della punteggiatura e ripetute sviste morfologiche.

In egual modo a livello contenutistico tende a prevalere – altro suo aspetto peculiare – l’anticonformismo sprezzante e militante: «spillette di meridiana», mancanza di denaro e altri tòpoi legati a un immaginario radical chic e bohémien, interessanti all’inizio ma disseminati alla rinfusa troppo frequentemente, finiscono per diventare presenza eccessivamente ingombrante.

Memorie di una lavanderia ad acqua è un viaggio indisciplinato e disincantato nelle scatole dei ricordi. Cariglia pur non svestendosi mai della sua professione di lavandaio, ci ricorda la potenziale poliedricità dell’essere umano, l’impossibilità di essere ente unico e immanente, la necessità dell’individuo di scoprirsi interagendo con il mondo in modo autentico poiché per fingere, come lui stesso ci ricorda: «basta essere sé stessi, o credere di esserlo» (p. 43).

[Filippo Maria Cariglia, Memorie di una lavanderia ad acqua, Neviano (Le), Musicaos, 2023, pp. 163, €15.00 – ISBN 9791280202758]

Questa voce è stata pubblicata in Letteratura, Recensioni e segnalazioni, Semine. Laboratorio di scrittura, a cura di Simone Giorgino e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *