di Biagio Virgilio
Il 29 ottobre 1934 Louis Robert (1904-1985), il più grande storico-epigrafista del XX secolo, identificò nel villaggio turco di Kalınağıl, poco distante dalla città di Milas (l’antica Mylasa) in Caria, nella profonda Anatolia rurale, il santuario extraurbano del dio cario Sinuri, sul quale si era nel tempo sovrapposta una chiesetta bizantina. L. Robert annotò nel suo Carnet n° 34 (1934): «Ce sanctuaire de Sinuri est à fouiller» (Questo santuario di Sinuri è da scavare).
Di una iscrizione rinvenuta negli scavi e registrata con il n° d’inv. 202, L. Robert riusciva a leggere sui calchi poche lettere qua e elà dalle 10 linee superstitii, ma sufficienti a fargli stabilire che si trattava di una lettera reale scritta da un re siriano Antioco. L. Robert si riprometteva di approfondire il deciframento dell’iscrizione in occasione di un successivo viaggio in Caria.