Racconti sovietici 5. Vipera (3)

di Aleksej Nikolaevič Tolstoj

3

La fragile ragazzina covava forze ferree: non si comprendeva neppure da dove venissero fuori. Dopo un mese di addestramento sul campo in una formazione a cavallo e nello schieramento a piedi, il suo corpo si slanciò e si raddrizzò come una corda, il vento gelido diede un bel colorito al volto. «A guardarla con gli occhi di un estraneo» – diceva Emeljanov, – «è una mocciosa e ci vorrebbe uno sputo solo per spezzarla; ed invece è un accidente di ragazza…». E come un accidente lei era bella; i giovani cavalleggeri si attorcigliavano il baffo, divenivano pensierosi quelli più anziani, quando Zotova, alta e snella, con un caschetto accurato di capelli scuri in testa, un pellicciotto stretto in vita da una cintura, tintinnando gli speroni, passava nel fumo di tabacco forte della caserma.

Le sue magrissime mani impararono abilmente e sensibilmente a governare un destriero. Le gambe adatte, sembrerebbe, soltanto alle danze borghesi e alle gonne di seta, si svilupparono e si rafforzarono, in modo particolare facevano meravigliare Emeljanov i suoi comandi guida con l’interno del gambale: acciaio, sensibilità, fiuto, come una zecca rimaneva attaccata alla sella, come una pecorella le ubbidiva il destriero. Seppe maneggiare perfino la sciabola: con baldanza spaccava con la lama una piramide di prova e il vimine di salice, ma un vero colpo non l’aveva, certamente: in un vero colpo, tutta la forza è nella spalla, le sue spalle invece erano quelle di una fanciulla.

Non rimase ignorante anche dal punto di vista della cultura politica. Emeljanov temette per i cosiddetti “resti borghesi”; i tempi di allora erano duri. «Compagna Zotova, quale obiettivo si prefigge l’Armata Rossa degli operai e dei contadini?..». Olga Vjačeslavovna saltava in piedi e senza intoppi rispondeva: «La lotta contro il capitalismo sanguinario, contro i latifondisti, contro il clero e contro gli invasori, in nome della felicità per i lavoratori di tutta la terra…». Zotova fu reclutata come soldato semplice nello squadrone che comandava Emeljanov. Nel mese di febbraio il reggimento fu caricato sui carri merci ferroviari riscaldati, e fu inviato sul fronte di Denikin.

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