di Massimo Galiotta
Palazzo Trentini, sede del consiglio della Provincia Autonoma di Trento ospita spesso rassegne espositive culturali a carattere artistico che pongano l’accento sulla produzione pittorica e scultorea del territorio dell’antico Principato vescovile di Trento. La mostra attualmente in corso, inaugurata venerdì 19 maggio dal presidente del Consiglio Provinciale Walter Kaswalder, aperta al pubblico fino al 24 giugno prossimo venturo, accessibile gratuitamente, è stata voluta per l’appunto da Palazzo Trentini Mostre, una sorta di “marchio di qualità” sotto l’egida del «Consiglio Provincia Autonoma di Trento»: il piano terra e quello sottostante sono teatro della mostra «Da Nord a Sud», non una mera esposizione di dipinti di un dato autore o periodo storico, bensì una ricerca filologica su «studi e contaminazioni degli artisti trentini tra Italia, Alto Adige, Tirolo e Germania fra le due guerre».
La rassegna cerca di dare una risposta, attraverso la comparazione e l’accostamento di ventotto artisti – quattordici per direzione geografica – ad una domanda impellente: «Nel variegato ed eterogeneo panorama dell’arte trentina a cavallo tra Ottocento e Novecento, quanta importanza ha rivestito, nella concezione e maturazione artistica, l’imprinting accademico e quanto di questo è rimasto, o come si è sviluppato successivamente, negli artisti trentini?».