di Antonio Errico
Molte cose alle quali crediamo non sono realtà, non sono vere; sono illusioni, fantasie, figurazioni. Molti fenomeni ai quali diamo una nostra spiegazione, hanno invece una spiegazione diversa, provengono da cause diverse, producono effetti diversi da quelli che pensiamo.
Forse si potrebbe dire che esiste una realtà reale e una realtà immaginaria. Forse si potrebbe dire che viviamo più nella realtà immaginaria che in quella reale. Che viviamo nelle storie, anche quando la scienza ci dà dimostrazione che le nostre sono solo invenzioni, capricci del pensiero che non vuole accettare la realtà nel modo in cui è fatta veramente.
Nel suo ultimo libro che si intitola Buchi bianchi, il fisico Carlo Rovelli racconta la storia del pescatore e del tramonto. (Tra parentesi, non sapevo, come forse molti altri, dell’ipotesi che esistano i buchi bianchi; d’altra parte non è dimostrato. Ma questa è una faccenda che riguarda gli scienziati, i quali prima o poi ci faranno sapere).
Carlo Rovelli, dunque, racconta questa storia. C’era una volta un vecchio pescatore che amava molto il tramonto, l’orizzonte che esplode di colori infuocati, il sole che scende maestoso e si immerge nel mare.
Un giorno, un uomo che veniva dalla città, disse al vecchio pescatore che il sole non si tuffa nel mare, il sole sta fermo dove sta, risplende sempre, che quello che lui, il pescatore, vedeva, era solo uno spettacolo prospettico dovuto alla rotazione del pianeta su cui poggiamo i piedi.
Dell’uomo che veniva dalla città, Il vecchio pescatore si fidava. Rimase esterrefatto. Si turbò. Si disse che per tutta la vita si era ingannato. Il tramonto non è reale. E’ un’illusione. Allora il vecchio pescatore si disse che doveva imparare a pensare senza tramonti. Sì, doveva dimenticarsi dei tramonti. Ci provò. Fu un disastro. Non sapeva quando andare a dormire. La sera non aspettava la notte. Quando calava il tramonto si ripeteva che era soltanto un’ illusione. Non esiste il tramonto. Il sole non sprofonda nel mare. Il sole splende sempre. Devo prendere la realtà sul serio, si diceva. Non devo andare a dormire al tramonto come sono sempre andato a dormire al tramonto. Il tramonto è un’illusione.
Non dormì più. Finì per impazzire.