di Biagio Virgilio
[Queste pagine rappresentano la sintesi dei temi esposti in occasione del convegno « Des Rois au Prince » che si è tenuto a Parigi (“Centre L. Gernet-G. Glotz”) nel maggio 2008 e nel corso di un ciclo di lezioni su «La correspondance du souverain hellénistique» che ho tenuto al Collège de France (Parigi) in qualità di “Professseur invité” nel novembre-dicembre 2008. Le lezioni parigine e le ricerche condotte durante i miei soggiorni di studio presso il Fonds Louis Robert della Académie des Inscriptions et Belles-Lettres (Institut de France, Paris) sono raccolti nel mio volume Le roi écrit. La correspondance du souverain hellénistique, («Studi Ellenistici» XXV), Pisa-Roma 2011.]
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I. Il re medievale di Jacques Le Goff e il basileus ellenistico ~ II. Il re ‘amministratore’. Udienze e corrispondenza: percezione storiografica e autorappresentazione del re ~ III. Le cancellerie ellenistiche. Epistolagráphoi ~ IV. A novant’ anni dalla Royal Correspondence di C. B. Welles.
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I. il re medievale di Jacques Le Goff e il basileus ellenistico
Dopo le due pietre miliari rappresentate da I re taumaturghi di Marc Bloch (1924) e da I due corpi del re di Ernst Kantorowitz (1957), sono gli studi magistrali di Jacques Le Goff che hanno definito il re e la regalità medievale, la struttura, l’ideologia, le pratiche. La voce Roi a firma di Le Goff nel Dictionnaire raisonné de l’Occident Médiéval (1999; trad. it. 2004) rappresenta una sintesi particolarmente efficace e istruttiva. Utilizzerò i contenuti di questa voce per una breve comparazione con le caratteristiche del basileus ellenistico, avvertendo che da questo gioco del confronto sono ovvvimente esclusi i tratti più caratteristici e proprî di ciascuna delle due forme di regalità: il “sacro” della regalità medevale e la “orientalizzazione” della regalità macedone messa in atto da Alessandro ed ereditata dai re ellenistici.