Inchiostri 39. Per Irma Blank

di Antonio Devicienti

Il monacale, rigoroso esercizio d’Irma Blank: tracciare su fogli di carta linee continue senza mai sollevare il pennello – dal margine sinistro fino a quello destro, un rigo sotto l’altro. L’obbligo autoimposto che i righi siano perfettamente orizzontali la costringe a grandissima concentrazione: ogni rigo assume sue sprezzature perché il colore, esaurendosi lungo il tracciato, si compone in tonalità via via più chiare e pure la sua densità varia fino a dissolversi.

Ogni foglio offre in tal modo marezzature differenti ostense allo sguardo contemplante.

Non leggerli, ma guardarli è, allora, il senso di quegli arati paesaggi: la mente tutta assorta nel silenzio del suo progetto legata alla mano che rende visibile il pensiero.

Irma Blank trova il silenzio, severo esercizio della mente.

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