Un collega canadese venne in visita in Italia e, al ristorante, mi precipitai a saldare il conto. Mi fermò, dicendomi che per il codice etico del suo Dipartimento non poteva accettare neppure un caffè da chiunque avesse rapporti di lavoro con lui: si crea una sorta di senso di riconoscenza che altera la possibilità di dire no, mi disse. Anche per un caffè. Mi sembrò esagerata, quella norma. Col senno di poi, penso che non sia poi così sbagliata.
Volete altri esempi? Chi lavora per molto tempo in ambienti dove si prendono decisioni, una volta in pensione può usare la sua rete di amicizie sul lavoro agendo da “consulente” per chi dovesse avere bisogno di decisioni su misura. Conoscendo l’ambiente, sa a chi rivolgersi. E un tentativo di corruzione da parte di un ex collega potrebbe anche non essere accettato, senza però arrivare alla denuncia. Oppure potrebbe essere accettato. Un estraneo all’ambiente verrebbe immediatamente denunciato, nel timore di una trappola. I neopensionati, quindi, diventano “consulenti” che promuovono interessi di terzi in quello che un tempo era il loro luogo di lavoro, dove conoscono tutti. Volete altri esempi di questo tipo di comportamento? I massoni giurano di aiutarsi vicendevolmente. Se un massone è in una commissione di concorso e si presenta un candidato massone, i due dovrebbero dichiarare l’appartenenza a una società in cui vige il mutuo soccorso, e uno dei due dovrebbe recedere. Tale dichiarazione non viene richiesta. E sappiamo che esistono logge occulte come la P2, che per decenni ha governato l’Italia (Berlusconi ne era parte, ah… è ancora al governo? Ma non mi dire). Abbiamo visto come la massoneria abbia infiltrazioni nella Magistratura. Come si garantisce l’obiettività di un magistrato massone che valuti l’operato di un confratello al quale è legato da giuramento di aiuto reciproco? La Costituzione proibisce le società segrete (articolo 18): l’appartenenza alla massoneria dovrebbe essere palese, rendendo palesi le incompatibilità per vincoli di “fratellanza”, come lo sono quelle per vincoli matrimoniali.
Nel caso del Quatar, i corrotti sono di sinistra, e non è la prima volta. Mani Pulite, non dimentichiamolo, ha colpito le malefatte di Bettino Craxi, condannato in via definitiva e fuggito dall’Italia per sottrarsi alla giustizia. Era socialista. Il primo presidente di regione arrestato per corruzione, Alberto Teardo, era anche lui socialista, iscritto alla P2. Se non esiste superiorità morale tra i politici di destra e di sinistra, forse ci sono differenze tra gli elettori dei due schieramenti. Quelli di destra giustificano i delinquenti dicendo che tanto sono tutti delinquenti, mentre gli elettori di sinistra si sentono traditi e non rivotano i corrotti. Risultato: molti elettori di sinistra non votano, e vince la destra. I 5S hanno lanciato crociate a favore dell’onestà, e hanno proposto restrizioni alle rielezioni, proprio per impedire assuefazioni al potere, arrivando a vincere le elezioni. Non per niente tutti gli altri partiti li vedono come il fumo negli occhi e sono felici se un 5S è colto con le mani nel sacco: vedi che sono tutti uguali? Si giustificano le proprie malefatte con le malefatte altrui. I 5S non sono immuni da episodi di corruzione e anche di integralismo, ma i loro elettori non gradiscono trasgressioni. Se ci sono, i voti si dimezzano e ci vuole molto tempo per riacquistare la fiducia. Altri partiti, pur avendo sfilze enormi di condannati, continuano a attirare voti. La Lega, devastata moralmente per 49 milioni di motivi, e sull’orlo del fallimento, si è risollevata con Salvini, che ripropone la politica di sempre. Chi elegge politici opachi è felice di poter dire anche anche gli altri “lo fanno”, e il caso del Quatar conferma il ragionamento. La questione morale sollevata da Enrico Berlinguer è più attuale che mai (https://www.enricoberlinguer.it/questione-morale-berlinguer/). Leggete la sua intervista: nulla è cambiato.
[Il blog di Ferdinando Boero ne “Il Fatto Quotidiano” online del 2 marzo 2023]