Quarant’anni di studio e di ricerca di Antonio Lucio Giannone

Va da sé che, come accade ad ogni studioso, anche Giannone ha avuto le sue preferenze. Per citare ancora le parole dei curatori del volume, “basti ricordare che, nella sua continuativa riscoperta di autori meridionali ingiustamente trascurati o dimenticati, accanto al restauro e rilancio critico di alcuni dei maggiori rappresentanti della cultura pugliese dell’Otto/Novecento, da Sigismondo Castromediano a Michele Saponaro, da Girolamo Comi a Raffaele Carrieri, si staglia l’importante valorizzazione di Vittorio Bodini…” (p. XXI); preferenze mai soggettive e immotivate, ma indotte dalla necessità di far conoscere quanto il vivere in provincia rischia di occultare agli occhi del lettore. E che il fine divulgativo sia stato raggiunto lo testimonia l’attestato di affetto che è la Tabula gratulatoria presente in questo volume, nella quale, tra i nomi di molti amici accademici figurano anche quelli di molti semplici lettori ed estimatori che nei confronti di Giannone si sentono in debito di gratitudine.

Lo siamo anche noi, riconoscenti per il gran lavoro compiuto dallo studioso leccese. E dunque, a conclusione di questo scritto, non possiamo che augurargli di continuare la sua attività – cosa che sappiamo già fa – e di accompagnarci a lungo, con passione e metodo, come da buon esegeta ha sempre fatto, nella lettura degli autori che hanno raccontato e cantato o semplicemente rappresentato la vita letteraria e artistica della nostra terra.

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