di Antonio Prete
Raggia nella penombra l’albero della vita.
Quieto, l’andirivieni dei giorni
nella luce dello zodiaco.
Sovrani e animali sognano insieme
il giardino dell’origine.
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Fuori, sopra il castello, un cielo di zaffiro.
Le palme fanno ricami d’ombra
sopra il bianco dei balconi.
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In lontananza, vele di galee tremano
nel sole. O sono ventagli di quarzo
nell’ultima foschia?
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Gli occhi della pietra scrutano
chimere in fuga verso Oriente.