di Antonio Devicienti

Quest’incisione di Rembrandt è un poema dedicato alle variazioni del grigio, del bianco, del nero.
E un poema dev’essere sempre rivelazione dell’inatteso.
Ecco che il grigio, l’ombra, il bianco si fanno plurali (i grigi, le ombre, i bianchi), ecco che le variazioni e le transizioni da tono a tono, da luce a ombra, da curvatura a curvatura rivelano le numerose declinazioni di colori per i quali abbiamo un solo nome (nero, grigio, bianco) cui però dovremmo associare degli aggettivi o altri sostantivi.
Ma l’esotica conchiglia si offre, nello spazio del foglio, armoniosa forma allungata che lo sguardo accoglie e ammira: poema di armonia.
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