di Antonio Lucio Giannone
Mino Delle Site (Lecce, 1914 – Roma, 1996) è stato uno dei maggiori artisti salentini del Novecento, di assoluto livello nazionale. Dopo avere studiato presso la Scuola statale d’Arte “G. Pellegrino” di Lecce, dove fu allievo di Geremia Re, nel 1930 si trasferì a Roma per frequentare il Liceo Artistico annesso all’Accademia di Belle Arti. Da allora è sempre vissuto nella capitale, svolgendo un’intensa attività artistica per oltre sessant’anni. Il suo nome è legato soprattutto all’aeropittura futurista degli anni Trenta della quale è considerato uno degli esponenti più significativi, ma anche altri aspetti e momenti della sua produzione meritano di essere messi in luce. Delle Site infatti ha operato in vari settori della ricerca artistica, dalla pittura murale alla cartellonistica turistica, dalla grafica all’illustrazione, oltre che nella pittura da cavalletto, in una costante sperimentazione di tecniche e linguaggi diversi.
Tra le tematiche affrontate nel corso della sua lunga carriera (paesaggi, vedute cosmiche, ritratti, nature morte, fiori, ecc.), un rilievo particolare ha quella sacra. Già nella sua prima, memorabile mostra di aeropittura, svoltasi a Lecce nel febbraio del 1933, figuravano alcuni dipinti, come Madonna dell’Ala, Annunciazione e Le Marie al Calvario, i quali se da un lato rispondevano alle sollecitazioni del Manifesto dell’arte sacra futurista del 1931, firmato da Marinetti e Fillia, dall’altra confermavano “la natura essenzialmente mistica” del giovane pittore, come scrisse acutamente il poeta Vittorio Bodini, suo coetaneo, che fu il presentatore ufficiale della mostra. In essi i temi tradizionali dell’iconografia cristiana si fondono con gli stilemi tipici del futurismo e con gli elementi dell’immaginario aeropittorico, quali la simultaneità, il dinamismo, l’astrazione sintetica e le ambientazioni cosmiche. Nella Madonna dell’Ala, ad esempio, l’immagine della Madonna si compenetra con quella di un aeroplano, assurgendo a simbolo di spiritualità aerea.