Naturalmente, quanto si dice della scuola si può ripetere degli archivi, delle biblioteche, dei musei, delle università, dei laboratori, ecc. e, insomma, di ogni ambito dell’esistenza, che il neoliberismo ha finalizzato esclusivamente alla realizzazione dell’utile, perdendo di vista l’importanza dell’inutile. I rami secchi vanno tagliati. I pesciolini di Wallace non sapranno mai cosa sia l’acqua, sebbene in essa ci nuotino, e un giorno se ne ritroveranno fuori senza sapere perché.
Nuccio Ordine, classe 1958, docente di Letteratura Italiana nell’Università della Calabria, nel libro sopra citato ha radunato tutto il sapere storico, letterario e filosofico, col fine di dimostrare la verità di questa figura ossimorica: l’utilità dell’inutile. Nell’Introduzione egli scrive: “Se lasceremo morire il gratuito, se rinunceremo alla forza generatrice dell’inutile, se ascolteremo unicamente questo mortifero canto delle sirene che ci spinge a rincorrere il guadagno, saremo solo in grado di produrre una collettività malata e smemorata che, smarrita, finirà per perdere il senso di se stessa e della vita.”
Un ammonimento, un consiglio.
[“Il Galatino” anno LIV – n. 20 del 9 dicembre 2022, p. 6]