I cognomi di Nardò

di Gianluca Virgilio

Vi siete mai chiesti da dove provenga e che cosa significhi la parola con cui noi ci presentiamo e che ci individua nella nostra vita sociale? Parlo del cognome, naturalmente, che assieme al nome costituisce la nostra identità di persone iscritte all’anagrafe. Ma se il nome ci viene imposto dai nostri genitori, che spesso agiscono sull’onda della moda del momento – conosco dei Kevin, alcuni Michael, a volte scritto Maicol, qualche Jonathan, ma anche tre Samantha, quattro Cristal e sei Nicole tra le amiche di mia figlia Sofia -, e dunque in qualche modo ha una spiegazione che si può evincere dal costume del periodo in cui fu attribuito, come spiegare il cognome, questo patronimico assai annoso, le cui origini si confondono nelle tenebre della notte dei tempi?

L’occasione per riflettere sulla questione mi è fornita da una recente pubblicazione di Giuseppe Antico, Antonio Fernando Manieri, Mario Mennonna, “Nardò: i cognomi delle famiglie del 1700”, con sottotitolo “Dizionario storico-etimologico”, Congedo Editore, Galatina, 2010, pp. 528. L’opera reca il n. 4 della collana che l’Editore Congedo dedica alla seconda città della provincia di Lecce, “Nardò Collana di Storia Cultura Letteratura e Arte”, diretta da Mario Mennonna; e difatti essa si può considerare come un vero e proprio omaggio reso dagli autori alla città di Nardò, le cui famiglie d’ora innanzi avranno un elenco di tutti coloro che nel secolo XVIII portarono a Nardò il loro cognome.

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