Piovono critiche sul monumento a Gaetano Martinez

di Massimo Galiotta


Un’immagine più chiara del monumento si avrà all’atto dell’inaugurazione
domenica 13 novembre, alle ore 11.30 in piazza Alighieri a Galatina.

Il monumento a Gaetano Martinez (non Martines o Martinese) ha innescato critiche sin dal suo primo istante di vita, ossia sin da quando l’idea ha iniziato a prendere forma nella mente dei suoi discendenti diretti, Angelo e Francesco Martines: fino alla formazione di un comitato promotore ideato ad hoc e presentato alla cittadinanza, insieme al progetto per il busto bronzeo, lo scorso 23 aprile 2022 presso l’ex Monastero delle Clarisse in piazzetta Galluccio a Galatina.

L’idea iniziale, incoraggiata in prima istanza dalla serata del 27 dicembre 2021, Gaetano Martinez Genio plasticatore, tenutasi sempre nella stessa sala, in occasione del 70° dalla scomparsa dello scultore, è un atto dovuto che la cittadinanza, ma forse più verosimilmente le amministrazioni politiche, che negli ultimi settant’anni si sono succedute alla guida della città più centrale (non solo geograficamente) del territorio salentino, avrebbero già da tempo dovuto riconoscere al «Genius loci» del primo Novecento italiano.

Una centralità storico artistica innegabile e di inestimabile valore quella che vanta Galatina, ma molto spesso sorda alla necessità di celebrare, con iniziative solide e onerose come questa, i cittadini illustri a cui ha dato i natali. Del resto la storia ci conferma come sia difficoltoso essere celebrati nella città del pasticciotto; lo stesso monumento bronzeo a Gioacchino Toma, così come la precedente lapide commemorativa, sono iniziative private di comuni cittadini: monumenti realizzati proprio su impulso di quel Gaetano Martinez che oggi si sta cercando di commemorare con un monumento vero e proprio, non con semplici immagini condivise su gruppi social dai nomi più disparati. Ma nonostante tutto piovono critiche sul monumento a Gaetano Martinez e sulla sua collocazione migliore (ammesso che ne esista una migliore). Argomentando sulla diatriba non è certo compito del comitato promotore intitolare all’artista «l’aiuola ed il suo contesto», così come «creare in piazza Alighieri un percorso che rappresenti e raggruppi i tantissimi personaggi locali del mondo della cultura e delle arti».

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