Tenne prestigiose collaborazioni con la Rai, con il Coni, con il Comune di Roma, dove ha vissuto per molti anni, e con diversi Enti Pubblici. Realizzò marchi per importanti aziende, tra cui la nostra Banca Popolare Pugliese. A Roma fece molte amicizie, come quella con Vittorio Bodini, quella con Cesare Zavattini. Coronese è morto nel 2002 a Frosinone ed è sepolto nel cimitero di Parabita. Un sentito omaggio all’arte del creativo, venne reso con il libro Rocco Coronese, per opere, per luoghi, per parole, pubblicato dal Comitato “Gli amici di Rocco Coronese”, già nel 2012, in occasione del decennale della scomparsa. Patrocinato dal Comune di Parabita, da Provincia di Lecce, Presidenza Giunta Regionale, Università del Salento, Accademia Belle Arti di Lecce, Liceo Artistico “Giannelli” di Parabita, e sostenuto finanziariamente da Banca Popolare Pugliese, il libro, curato da Marcello Seclì, con l’Introduzione del professore Luigi Scorrano, ripercorreva la carriera del Maestro attraverso la pubblicazione dei cataloghi delle sue mostre. Ora il ventennale della morte offre una nuova occasione di approfondire la figura di Rocco Coronese come artista ed operatore culturale, con particolare riferimento alla sua città dove ha lasciato testimonianze importanti ed indelebili. La rassegna dedicata a Coronese da Italia Nostra prevede una serie di mostre, convegni, incontri, in un programma molto articolato di cui si dà notizia sui pieghevoli di presentazione e nei manifesti e nelle locandine affissi e distribuiti per la città.
Nella inaugurazione di sabato 17 settembre, coordinati dallo studioso Paolo Vincenti, hanno preso la parola Mario Fiorella, presidente di Italia Nostra Sud Salento, l’organizzatore Marcello Seclì, già allievo e amico di Rocco Coronese, la studiosa Federica Coi, laureata in Beni Culturali, che ha parlato del nuovo volume edito da Italia Nostra, Rocco Coronese. Ricerche e mostre in memoria di un maestro, che si basa proprio sullo studio condotto dalla dottoressa Coi nelle sue attività di ricerca sul percorso artistico di Coronese. È seguito poi l’intervento del professore Massimo Guastella, docente di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università del Salento, che si è soffermato sulla figura e sulla carriera di Coronese. Le iniziative collocate in questa edizione di Identità Salentina, come scrive Marcello Seclì nella brochure di presentazione, “non hanno alcuna ritualità commemorativa, ma sono dettate dalla volontà di perseguire nel solco che Rocco ha tracciato quegli obiettivi di crescita culturale e di tutela del territorio attraverso percorsi pedagogici e creativi dell’arte”. La manifestazione si articola in due mostre. “In memoria di Rocco Coronese. 20 artisti per il ventennale”, che si tiene nei locali di Via Piave, vede la partecipazione di venti artisti salentini che hanno conosciuto personalmente o hanno collaborato con Coronese e che hanno accolto l’invito di Italia Nostra ad omaggiare il maestro con una loro opera; essi sono: Franco Contini, Antonio De Salve, Enzo Fasano, Marcello Gennari, Antonio Greco, Sandro Greco, Giuseppe Lisi, Laura Manieri, Giusy Palma, Carmelo Piccinno, Cesare Piscopo, Vito Russo, Marcello Seclì, Luigi Sergi, Fernando Schiavano, Francesco Spada, Salvatore Spedicato, Cosimo Damiano Tondo, Rita Tondo, Franco Ventura.
La seconda mostra è “Manifesti per l’Arte. L’arte nei manifesti”, che si svolge a Villa Colomba, riprende l’iniziativa del 2002 e si rifà alla grande passione del maestro Coronese per l’arte del manifesto. L’idea di raccogliere dei manifesti e di creare uno spazio apposito per contenerli era venuta a Rocco sul finire degli anni Settanta e, nel 1982, aveva realizzato questo ambizioso ed innovativo progetto, con l’apertura del Centro di attività per la comunicazione-Museo del Manifesto a Parabita che, oggi, conta più di 70.000 pezzi. Purtroppo l’attività del Museo, a Parabita, si arrestò nel 1987, a causa di problemi logistici, ma Coronese continuò ad organizzare eventi nel parallelo Museo del Manifesto di Ferentino, in provincia di Frosinone, la città in cui egli risiedeva. Nel 2002, l’Amministrazione di Parabita destinò al Museo un’ala di Palazzo Ferrari e da giugno a settembre di quell’ anno, si è tenne la 1° Mostra tematica, “L’Arte nei Manifesti”, ma ancora una volta le attività del centro si arrestarono. La sezione Sud Salento di Italia Nostra però ha continuato a raccogliere materiale delle più svariate provenienze e ad oggi la collezione consta di oltre 5000 pezzi italiani e stranieri. Ed ora questa ulteriore raccolta di manifesti viene resa pubblica. Gli orari delle mostre sono: 10-12.30 e 16.30-19, escluso il lunedi mattina. Nella serata del 17 settembre, era purtroppo assente il critico d’arte Toti Carpentieri, che avrebbe proprio dovuto illustrare la nuova raccolta di manifesti. Durante la serata, Marcello Seclì ha poi omaggiato tutti i presenti di una plaquette nella quale è riportato un disegno di Coronese, “Un albero per il Salento”, dedicato ad Italia Nostra, associazione di cui era membro, ed una significativa poesia intitolata “Verde”, già pubblicata in un volume del 1992, Noi, il tempo, le immagini – Album di vita parabitana, edito dal Centro di Solidarietà Madonna della Coltura e Italia Nostra. Sabato 8 ottobre 2022 si terrà a Villa Colomba la tavola rotonda “Forme e funzioni dell’opera d’arte nel XXI secolo”. Sabato 15 ottobre invece presso il Teatro Carducci, sempre a Parabita, si svolgerà il convegno “L’istruzione artistica e il suo ruolo per la bellezza del territorio”. Interverranno varie personalità del mondo dell’arte, della formazione, delle istituzioni e della cultura in genere. Domenica 16 ottobre la serata conclusiva della manifestazione, presso il Teatro Carducci, “Il polo delle arti nel Sud Salento”, con proiezione di docufilm, interventi di esperti e concerto degli studenti del Liceo musicale “Giannelli”.
Scrivono gli amici, nel volume del 2012 Rocco Coronese, per opere, per luoghi, per parole: “semplice e diretto Rocco Coronese sapeva coinvolgere, sapeva dare e domandare il giusto per nobili fini. Egli riusciva ad affascinare con la sua capacità di stare fra la gente, semplicemente. Pur essendo mancato per alcuni anni, ad ogni suo ritorno si sentiva a casa più di tanti che erano rimasti. Di fatto non si era mai allontanato da quella cultura orgogliosamente sua, suo punto di forza. Parabita ed il Salento, dunque, origine e fine. Grande comunicatore e promotore culturale, Rocco Coronese, nella sua straordinaria esperienza di artista e creativo, ha utilizzato vari linguaggi che ora vogliamo riproporre in alcune iniziative culturali per quanto è nelle nostre possibilità. Con l’auspicio che questo territorio sappia apprezzare e valorizzare le sue opere più di quanto non abbia fatto fino ad oggi…”. L’artista intesseva un dialogo continuo, serrato, con l’arte, cercando nella varietà delle soluzioni, la risposta alle proprie domande. Egli era anche convinto della funzione sociale dell’arte. “L’apertura verso gli altri è totale”, scrive Luigi Scorrano “Coronese esercita, si può dire, un’azione di affrancamento dal pregiudizio e dalla asfitticità di posizioni separanti. Percepisce la novità”.
Il nuovo volume dedicato a Coronese è disponibile presso la sede di Italia Nostra a Parabita. L’intera rassegna, è il caso di segnalarlo, è finanziata con fondi privati ovvero grazie all’intervento degli sponsor che l’hanno sostenuta. Sempre nel segno di Rocco Coronese.