Manco p’a capa 103. Resistere, resistere, resistere. Siamo ancora lì.


Forse esagero ad attribuire simbolismi a quel logo, ma si vede c’è un investimento in grafica. Ci sono colori neutri e una striscetta tricolore. Sopra c’è un celestino indefinito e sotto un arancione intenso. Saranno il cielo e una colata lavica? La striscia tricolore pare un ghigno. Il rosso è molto schiacciato, ce n’è poco. Ma in compenso la scritta CENTRO è bianca su fondo rosso. Così chi è spaventato dal rosso comunista si rassicura vedendo che di rosso ce n’è il minimo indispensabile per rappresentare la bandiera, ma i comunisti si riconosceranno di certo nel rosso di quel CENTRO e la penna non sbaglierà nel tracciare la croce. Che potrebbe anche essere presa per una firma, portando all’invalidazione della scheda. Berlusconi e la Lega hanno sdoganato l’ignoranza, rendendo gli ignoranti fieri del proprio stato e inducendoli a disprezzare chi si è fatto una cultura (come si suol dire), magari persino studiando. Ora “intellettuale” è una brutta parola. Aver studiato ed aver acquisito competenze è un disvalore. E se la maggioranza degli elettori è di scarsa cultura, vincerà chi li blandisce, chi dice: io sono come te, ho le tue stesse pulsioni. LORO invece sono radical chic, anzi scic, con la puzza sotto al naso. Solo perché hanno studiato pensano di saperne più di te.
Per gli elettori quella è un’ape, e se uno si azzarda a spiegare che non lo è, che gli viene fatta vedere una cosa ma in realtà dietro c’è qualcosa d’altro, è facile che si innervosiscano. I più strenui difensori dei truffatori sono i truffati, perché cercano disperatamente di dimostrare di non essersi fatti fregare come dei fessi. Dimostrando di essere inguaribilmente fessi. Perché ci sta di essere fregati una volta, ma se si persevera… lo dice uno che ha votato PD.
L’ape è anche un simbolo massonico, significa operosità: una schiacciatina d’occhio ai fratelli massoni che, magari, si sono stufati di Berlusca.
Provavo simpatia per Di Maio quando lo chiamavano bibitaro, come ne provavo per Azzolina con la storia dei banchi a rotelle. Penso che allora fossero in buona fede, all’inizio del loro sviluppo politico… erano stadi larvali. Con la metamorfosi rivelano la loro natura. Basta richiamarsi a Kafka, o a Mac Ewan, per determinare la specie. Avrebbero dovuto metamorfosare in grilli, e invece…
Chi si è sviluppato direttamente in quel che è… è Silvio Berlusconi. Lui, incurante del ridicolo, si attesta l’ottenimento del PNRR. Noi, poveri fessi, pensiamo che questo lo squalifichi agli occhi degli elettori. Ma lui mira a elettori di altro tipo. Quelli della nipote di Mubarak e del complotto della Magistratura.
Letta, ingrato, sta cercando di sgraffignarglieli, emulando Renzi. Gli elettori di sinistra devono solo essere disgustati e non andare a votare, una strategia di grande successo, a dimostrare che i fessi sono anche dall’altra parte, visto che si fanno fregare dai democristiani. In un paese normale si dovrebbe capire la collocazione di una proposta politica in base ai programmi, e anche alle realizzazioni in termini di leggi e provvedimenti. I sondaggi dicono che vincerà lo schieramento che ci ha già portato ad un passo dal default, rendendo necessario l’intervento del primo uomo della provvidenza: Mario Monti. E sono quelli che hanno fatto cadere l’altro Mario della Provvidenza. L’accanimento contro i 5S e Conte dimostra un pochino di paura. Ma io non mi faccio illusioni. Se doveste puntare sulla stupidità o sulla saggezza, dove puntereste i vostri soldi? Resistere, resistere, resistere. Siamo ancora lì.

[Il blog di Ferdinando Boero ne “Il Fatto Quotidiano” online dell’11 agosto 2022]

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