di Antonio Prete
Sta l’istante nella trama del tempo,
nel cuore di quella luce che accoglie
il prima e il dopo e custodisce
il ricordo e il presagio, poi che accorda
presenza e sparizione con il suono
dell’onda temporale che trascorre.
–
Così l’albero che freme in pianura,
solitario, le braccia spalancate
nella sera, risponde allo stormire
di foreste montane.
Così il cerchio
del visibile s’inanella in altri cerchi
in cui ruotano globi e fiammeggianti
precipitano stelle.
.
C’è nel respiro del vivente l’eco
di questa universale geometria?