di Antonio Devicienti
(Parla John Cage che, credo, non è mai stato a Otranto, ma mi affascina l’idea)
«Asino, sempre ingiustamente creduto stupido e ignorante, t’incontro qui e ascolto, sospeso, la tua musica:
sounds from nature time and sound the sound in the time
passi grida dalla piazza il suono della luce il vento sui finestroni your harp comes from tomorrow».