Un libro per l’estate 2. “Sostiene Pereira” di Tabucchi e il coraggio di vivere

Sullo sfondo storico del regime di Salazar, responsabile dell’”Estado Novo” portoghese, in cui la città sembra “in mano alla polizia” e gli ufficiali dicono ai soldati che “i sovversivi sono sempre in agguato, è bene stare con gli occhi aperti”, Pereira dirige la sua pagina culturale in una squallida stanzetta di Rua Rodrigo de Fonseca che per nulla assomiglia a una redazione, con le orecchie piene del rumore del “ventilatore asmatico” e le narici del puzzo di fritto causato dagli esperimenti culinari della portiera. In quella stanzetta, Pereira traduce in lingua portoghese racconti dell’Ottocento francese da pubblicare a puntate e si dedica a una curiosa rubrica dal titolo “Ricorrenze” che tanto ha a che fare con quella sua ossessione della morte che ha, si sa, da quando è morta sua moglie. E da quando è morta sua moglie, la sua vita è abitudinaria, un po’ monotona, forse, ed è un po’ solo. Poi conosce Monteiro Rossi, giovane laureato in filosofia con una tesi sulla morte, e Marta, la fidanzata di Monteiro Rossi, bellissima ragazza dai capelli color rame. In un torrido agosto in cui Pereira di giorno lavora e di notte sogna di Coimbra e di sua moglie e della sua vita felice, la conoscenza di questi due lo scuote. Non se ne rende conto da subito ma lo spirito di ribellione si insinua in lui molle e silenzioso fino ad esplodere di pari passo con l’esplosione del colpo di scena.

“Sostiene Pereira” è un romanzo sul coraggio. Sul coraggio di aprire bocca, sul coraggio di sognare, di cambiare e di provare. “Sostiene Pereira” è un romanzo sul coraggio di vivere.

[“Leccenews24”, 5 giugno 2022]

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