di Pietro Giannini
Lo sviluppo della guerra tra Russia ed Ucraina offre l’occasione per riflettere sul modo in cui noi conosciamo la realtà. Si assume come base di partenza il principio che noi non possiamo conoscere la realtà per quello che è (la sua ‘essenza’) ma che ne possiamo avere solo una ‘rappresentazione’, sia essa consistente in una immagine o in una formulazione linguistica.
1. La denominazione.
A seconda della posizione ideologica di chi parla, lo scontro in atto viene denominato in modo diverso. Le denominazioni che prendiamo in considerazione sono: operazione militare speciale, aggressione, guerra.
a) Operazione militare speciale: è la terminologia usata dal governo russo, forse per evitare il termine “guerra”, che fa ricadere l’operazione sotto la fattispecie delle azioni vietate espressamente dalla Carta dell’ONU. E’, come sembra evidente, un termine riduttivo, eufemistico, possiamo dire, con cui la Russia tende ad attenuare le proprie responsabilità ed a giustificarsi in rapporto ai fini che proclama di raggiungere: la ‘denazificazione’ dell’Ucraina, la difesa della minoranza russa presente nel Donbass.
b) aggressione: è il termine più largamente usato nei media occidentali, che costituisce, anzi, una premessa inderogabile per ogni discorso pubblico, giacché è obbligatorio, all’inizio di qualunque discorso, proclamare, spontaneamente o su richiesta, che l’azione russa è una “aggressione” nei confronti dell’Ucraina. Il termine “aggressione” viene assunto di solito nella sua accezione più ampia di: “Azione violenta di una o più persone nei confronti di altre persone, che può racchiudere gli elementi costitutivi di diverse figure di reato, a seconda del modo e dei mezzi con cui viene esercitata, dell’evento verificatosi o del fine cui è diretta (omicidio, lesioni personali, percosse, violenza privata, rapina, minacce, ecc.)” o anche nell’accezione più ristretta, propria del diritto internazionale, di “violenza armata di uno stato contro un altro, fatta con forze preponderanti e senza preavviso” (Treccani on line). In realtà questi usi non tengono conto dell’accezione tecnica che il termine assume nel diritto internazionale secondo la risoluzione n. 3314 (XXIX) 1974 delle Nazioni Unite in cui si legge: “Aggression is the use of armed force by a State against the sovereignty, territorial integrity or political independence of another State, or in any other manner inconsistent with the Charter of the United Nations, as set out in this Definition” (https://www.studiperlapace.it/view_news_html?news_id=20041102221524).