di Antonio Prete
Now, as desire and the things desired
Cease to require attention
…
( W.H.Auden, Horae Canonicae )
Ora che il desiderio abbassa la vela,
e viene con un tepore di piume la sera,
ora che il corpo si allontana da se stesso
cercando il respiro delle piante,
ora che il giorno è un numero cieco
nel labirinto dei numeri ciechi,
mostrami la trama di quel che è stato,
la filigrana del vento nelle parole,
mostrami delle stelle, del loro moto,
la musicale geometria.
.
Quel che separa dal grido della rondine
è una strada di polvere nera,
dove camminano pensieri già sfiammati,
dove quel che è accaduto ha il passo
d’una nuvola rossa che si spegne.
.
In questa privazione di celeste,
che è torpida mancanza dell’estremo,
in questa nebbia che separa il corpo
dagli altri corpi ed è arida implosione
della gioia, ora che gli angeli nell’ombra
col liuto dalle corde spezzate e le chiome
raccolte in nastri blu mi guardano
con un sorriso d’enigma,
in questo arido giardino del silenzio,
fai sentire il tuo passo sul tappeto
della sera, il tuo passo che sorvola i secoli
e sa l’abisso dell’inesistenza.
.
Che dall’opaco si dischiuda un giorno
ubriaco ancora del suo azzurro.