di Antonio Prete
Brusio di vento nell’ultimo lampo
del giorno e inquieto sfronzio di ramaglia.
Riluce l’onda gialla delle spighe.
Si disfano i papaveri
ai piedi della ginestra già schiusa.
Nel roseto una trama di verbasco.
.
L’odor di lolla e di timo vapora
nell’aria. Il cane corre
verso la linea scura dei quercioli.
Lungo il passaggio sfarfaglia improvviso
un fagiano e s’inselva.
.
Nell’ora che è rigonfia
di gloria il velo del transito, stilla
di un’ acqua che diroccia e muta luce
e suono, stilla che è nuvola, fiume,
sfera azzurra che volteggia tra mondi.
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Una rosea trasparenza dilaga,
poi s’accende una mezzaluna avorio.