di Giuseppe Virgilio
I primi tre scritti qui raccolti, dal titolo No alla scuola di ieri per l’uomo di oggi (1974), Il ruolo del latino e Meditazioni di un commissario (Maturità classica 1975-76), devono essere considerati unitariamente come il frutto dell’entusiasmo e delle aspettative suscitati dalle novità legislative introdotte nella scuola alla metà degli anni Settanta, anni che videro per la prima volta nella storia d’Italia la scuola al centro del dibattito nel paese e una larga partecipazione popolare alle riforme in corso. Quale esito abbia avuto quella diffusa speranza, lo si constaterà nell’ultimo intervento quasi un venticinquennio dopo, riportato più avanti col titolo Pensieri stravaganti sulla scuola. Al gennaio 1986 appartiene invece l’articolo La Chiesa e lo Stato e l’insegnamento religioso, ad un tempo cioè immediatamente posteriore al nuovo Concordato firmato il 18 febbraio 1984 sotto il pontificato di Giovanni Paolo II da Bettino Craxi, allora Presidente del Consiglio, ed entrato in vigore il 3 giugno 1985. A quattordici anni di distanza le nostre considerazioni ci sembrano mantenere inalterata la loro attualità, soprattutto in riferimento al dibattito sulla cosiddetta parità scolastica (1999).