Il gesuita salentino Giovan Battista Carbone

di Mario Spedicato

La scelta di disseppellire dall’oblio della storia personaggi salentini di riconosciuto prestigio scientifico, ma troppo frettolosamente dimenticati, ci ha spinto a fermare l’attenzione su un gesuita originario di Oria, Giovan Battista Carbone, distintosi nel primo Settecento nel campo delle più avanzate ricerche astronomiche e matematiche e nel disbrigo di delicati affari politici presso la corte lusitana. Il Carbone è noto agli ambienti accademici europei ed è stato accuratamente esplorato dalla storiografia portoghese, che anche in tempi recenti ha destinato non pochi studi specialistici, recuperando e analizzando la sua “missione” più per il servizio diplomatico fornito alla corona lusitana e molto meno invece per il contributo assicurato alla scienza astronomica. In Italia e in modo particolare nel Meridione non ha avuto molta fortuna, oscurato, tranne occasionali e stringate segnalazioni, persino dagli storici del suo Ordine religioso. Sorprende anche che neppure il paese che gli ha dato i natali abbia cercato di tenere viva la sua memoria, se di lui sono rimaste labili tracce nella promozione degli studi locali. Nessuna mirata iniziativa scientifica è stata elaborata e realizzata nei quasi tre secoli che ci separano dalla sua morte. Il ricordo cittadino di questo uomo illustre è rimasto appeso all’intitolazione di una via, senza neppure fare chiarezza sulla circolazione del suo vero nome, Antonio all’anagrafe parrocchiale e Giovan Battista a quella della professione religiosa. Una desolante annotazione che non merita ulteriori commenti.  

Ci è parso a questo punto opportuno smuovere le acque e fare qualcosa di utile per attribuire al Carbone il posto che merita anche nella storiografia salentina. Da qui la programmazione di un’indagine storico-archivistica-bibliografica per una prima messa a punto della sua attività di scienziato e di consulente di fiducia del sovrano portoghese Giovanni V di Braganza. Abbiamo affidato questo compito a tre ricercatori di solida esperienza e di accertata fiducia: i temi di natura astronomica sono stati trattati da Ennio De Simone, storico della scienza di indubbio e riconosciuto spessore, mentre quelli politico-diplomatici affidati a Paolo Vincenti e Francesco Frisullo, studiosi che si sono distinti per gli interessi coltivati e portati a termine in questi ultimi anni sul filone gesuitico salentino.

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