di Antonio Lucio Giannone
Sul primo numero della rivista “L’esperienza poetica”, fondata e diretta da Vittorio Bodini a Lecce, ma stampata a Bari dal 1954 al 1956, vennero pubblicate quattro poesie inedite di Rocco Scotellaro: Hai ragione indovina, Il pirastro fiorito, Camminano sulle zampe dei gatti e Le viole sono dei fanciulli scalzi [1]. Era, questo, il primo “omaggio” postumo di un periodico letterario allo scrittore lucano, scomparso improvvisamente, com’è noto, solo qualche mese prima, il 15 dicembre 1953. Bodini aveva fortemente voluto queste liriche, come risulta anche da una sua lettera ad Alfonso Gatto, databile tra la fine del 1953 e l’inizio del ‘54, nella quale gli scriveva di essere alla ricerca di “qualcosa del povero Scotellaro che avrebbe dovuto essere con noi nella rivista”[2] e gli chiedeva l’autorizzazione, nel caso non ci fosse riuscito, a riprodurre le due poesie apparse sul settimanale “Epoca”, di cui Gatto era redattore[3].
Alle quattro composizioni seguiva una breve quanto significativa nota del direttore, il quale confessava che fra gli incontri “umani o ideali”, da cui era nata la rivista, era stato “non poco determinante” quello con Scotellaro, “con la sua dolce umanità, in cui la dialettica affiorava piena di antiche implicazioni, con una triste allegria”[4]. Inoltre parlava di “assoluta coincidenza d’idee” col poeta scomparso, il cui apporto per “L’esperienza poetica” avrebbe dovuto essere “ben altro che quello di semplice collaboratore”, e così concludeva:
Ora dobbiamo aggiungere che era un giovane dalle idee straordinariamente chiare e con un semplice coraggio di affermarle; sapeva anche quando rinunziava a una autenticità poetica per altre ragioni di carità umana. Non lasci le pagine di questa rivista il calore della sua memoria[5].