Zoologia ed ecologia sono scienze, l’animalismo e l’ecologismo sono stati d’animo dettati dall’amore per animali e ambiente, non necessariamente basati su solida conoscenza scientifica. L’amore spesso è cieco. Per l’umano (standard) che ama il suo compagno cane, se la sua bestiola morde qualcuno la colpa è di chi è stato morso. Non certo del suo cane! Il che è vero. Il cane è un predatore dotato di ottime armi di offesa. Se ti morde un cocker, basta un calcio per metterlo a posto. Se ti morde un pitbull o un rottweiler le cose cambiano. Raramente chi ama il proprio cane ammetterà che la sua bestiola può essere pericolosa. Se ti morde… è colpa tua. Lui è tanto buono e tu, magari sanguinante, non ami gli animali! Oramai lo stereotipo dell’animale “buono” viene applicato anche agli squali bianchi!!! Mi viene in mente Jessica Rabbitt che dice: non sono cattiva, mi disegnano così. La natura ha “disegnato” i predatori dotandoli di armi ed istinti predatori. Non sono cattivi: è la loro natura, ed è meglio fare attenzione. Se vedete un pitbull che gira per strada da solo, state alla larga. E non nuotate in acque popolate da squali bianchi. A meno che abbiate conoscenze molto approfondite sull’etologia dei cani da combattimento e degli squali che si nutrono di mammiferi marini come foche e otarie, con cui ci potrebbero confondere. Tornando alla Costituzione, è evidente che il brano che fa diretto riferimento agli animali, considerandoli “altro” rispetto alla biodiversità di cui fanno parte, è ispirato da logiche animaliste che, da zoologo, non mi sento di condividere. La scienza non può essere confusa con atteggiamenti emotivi, per quanto nobili. A volte anche gli scienziati mostrano qualche incongruenza logica. Quando, negli ordinamenti universitari, la Zoologia fu unita all’Antropologia, gli istituti di zoologia furono accorpati a quelli di antropologia, a formare Dipartimenti. Sorse così la necessità di trovare un nome unico alle nuove strutture. In un’Università che non nominerò decisero di usare il nome: Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo. Se fossimo leoni lo avrebbero chiamato: Dipartimento di Biologia Animale e del Leone! L’uomo è un animale e la biologia umana è una branca della biologia animale, un nome più moderno rispetto a zoologia, la scienza che studia gli animali come parte della biodiversità, inclusi noi: quando si dice biodiversità si parla anche di animali, è inutile ripeterlo. Come chiedono i Talking Heads in Psycho Killer: se hai detto una cosa una volta, perché dirla di nuovo? Oramai la modifica è stata approvata. Teniamocela così com’è. Ma questa sfumatura animalista, per me, è da tenere d’occhio. Se per elaborare provvedimenti a favore dell’ambiente o degli animali sono chiamati ecologisti e animalisti, e non ecologi e zoologi, corriamo il rischio di effettuare scelte politiche basate su emotività e non su solida conoscenza scientifica. Sarebbe come se, per fare la transizione ecologica, non si chiamassero ecologi ma soltanto tecnologi con qualche afflato ecologista, privi di basi conoscitive in campo ecologico, e senza sentire il bisogno di consultare chi le ha. Se avvenisse una cosa del genere potremmo persino assistere all’inserimento del nucleare nella tassonomia verde che considera i requisiti di sostenibilità dei provvedimenti proposti. Non basta amare tanto una cosa per avere competenze scientifiche su di essa. Berlusconi non è un ginecologo!
[Il blog di Ferdinando Boero ne “Il Fatto Quotidiano” online del 30 marzo 2022]