Tre poesie da “In quest’adusta terra”

di Franco Melissano

Chi sente?

Chi sente? Tu forse l’ascolti la voce

del vento che fiotta tra i pini alla foce?

E il canto incessante delle cicale

che cade soltanto sul far della sera?

C’è uno che muto si ostina a chattare

con ectoplasmi lontani

e di chi ha vicino non trova le mani.

Un altro frenetico pigia sui tasti

del suo nuovo tablet con simboli strani

e intanto si sperde il respiro del mare.

La radio del lido trasvola il vocìo

di un gruppo che cerca improbabili forme

mentre offuscato dal fumo e dal vino

qualcuno si attarda, disteso ancor dorme.

Poi il circo smobilita, leva le tende

e un velo di pace dovunque si stende.

Tu l’odi il cri-cri nell’aria serena

che mille fiammelle rischiarano appena?

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