di Franco Melissano
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Chi sente?
Chi sente? Tu forse l’ascolti la voce
del vento che fiotta tra i pini alla foce?
E il canto incessante delle cicale
che cade soltanto sul far della sera?
C’è uno che muto si ostina a chattare
con ectoplasmi lontani
e di chi ha vicino non trova le mani.
Un altro frenetico pigia sui tasti
del suo nuovo tablet con simboli strani
e intanto si sperde il respiro del mare.
La radio del lido trasvola il vocìo
di un gruppo che cerca improbabili forme
mentre offuscato dal fumo e dal vino
qualcuno si attarda, disteso ancor dorme.
Poi il circo smobilita, leva le tende
e un velo di pace dovunque si stende.
Tu l’odi il cri-cri nell’aria serena
che mille fiammelle rischiarano appena?
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