La posizione della Pontificia Accademia delle Scienze è condivisa da Papa Francesco che, nella mirabile Enciclica Laudato Si’, dice:
- … Benché il cambiamento faccia parte della dinamica dei sistemi complessi, la velocità che le azioni umane gli impongono oggi contrasta con la naturale lentezza dell’evoluzione biologica.
Dando per scontato che l’evoluzione sia un fenomeno naturale, e lo ribadisce: - L’essere umano, benché supponga anche processi evolutivi, comporta una novità non pienamente spiegabile dall’evoluzione di altri sistemi aperti.
Francesco parla di una singolarità della nostra specie, in termini di espressioni intellettuali precluse ad altri organismi, con il rischio che le nostre attività “rovinino” la casa comune, cioè la natura.
Che il fenomeno evolutivo avvenga per volontà divina attiene al credo religioso, e non è dimostrabile (o indimostrabile) scientificamente, ma l’evoluzione è un fatto incontrovertibile, di cui non si ha prova contraria. La scienza non esclude nulla ma per rigettare la teoria dell’evoluzione è necessaria una teoria alternativa che, per il momento, non esiste. Se ne fosse elaborata una migliore, più convincente, il mondo scientifico l’abbraccerebbe!
Non ci dovrebbe essere bisogno, quindi, di ribadire che la teoria dell’evoluzione spiega la diversità della vita, a partire da forme semplici per arrivare a forme complesse, inclusa la nostra specie. Darwin, con l’Origine delle Specie, ha cambiato radicalmente la nostra visione del mondo e, con l’Origine dell’Uomo, ha cambiato la nostra visione di noi stessi. La rivoluzione darwiniana ci ha tolto dal centro della natura come la rivoluzione copernicana ha tolto la Terra dal centro dell’universo. Avrei voluto scrivere che nessuno più si sogna di dire che la terra è piatta ma, purtroppo, ci sono i terrapiattisti. Così come ci sono gli antievoluzionisti.
Non ci sono alternative alla scienza per ridurre la nostra ignoranza, non c’è un altro modo, che non sia un credo religioso basato sulla fede in entità soprannaturali non dimostrabili (o indimostrabili) scientificamente.
I filosofi dibattono su cosa sia la “verità”. Ma esistono verità scientifiche che non si discutono: la terra è rotonda e gira attorno al sole, l’acqua è fatta di idrogeno e ossigeno, la vita evolve. Esistono frontiere che la scienza non riesce a superare, ma molte cose misteriose un tempo sono oggi certezze scientifiche che non si dovrebbero più mettere in discussione. La scienza dovrebbe essere un valore condiviso… è sorprendente che la destra si pronunci contro di essa, dimostrando di temere la verità. Attendiamo con fiducia che evolva in direzioni migliori, darwinianamente, per non viziare l’esercizio della democrazia.
[Il blog di Ferdinando Boero ne “Il Fatto Quotidiano” online del 7 febbraio 2022]
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