A una lupa

di Antonio Prete

Il tu che si posava sul tuo sguardo,

il tu che t’invitava al balzo

o ti esponeva alla carezza

non faceva trasparente la linea dell’enigma

che ci separava, era solo un arcobaleno

sul paese della nostra prossimità.

.

Trascorrevano nei tuoi pensieri

fremiti di foreste, profumati

richiami della macchia, della riva.

Erano ombre dei miei pensieri.

.

Ma una volta vidi con certezza

nella giada dei tuoi occhi

scaglie della sapienza dalla quale

ci allontanò l’elegia del fare,

l’ansia del distruggere.

.

Ora cammini nella tua privazione

come il vento sul dorso di una duna.

Stai nella tua quiete

come una stella nel cielo della sera.

.

Nel tuo passaggio, intatta, la fragranza

dell’apparizione.

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