“Presenza taurisanese”, dopo 39 anni, chiude: il saluto del Direttore.
di Gigi Montonato
Come ogni anno, di questo periodo, anche quest’anno ho fatto un bilancio dell’attività di “Presenza”, per valutare se continuare o smettere. Il criterio è sempre lo stesso. La conta e il peso dei motivi per continuare versus la conta e il peso dei motivi per smettere. Dalla bilancia, la decisione. Sono sempre prevalsi, benché in questi ultimi anni in maniera sempre più precaria e decrescente, i motivi per continuare. E ho continuato. Fino al corrente anno, in cui ho deciso – lo dico subito – di smettere.
Ovvio che la valutazione non poteva essere che soggettiva. In tutti questi anni – trentanove: non pochi non molti – ho avuto sempre l’incoraggiamento degli abbonati, alcuni – in verità molto pochi – generosamente sostenitori, degli inserzionisti, pochi e quasi sempre gli stessi dall’inizio, e dei collaboratori, che negli anni sono diventati tanti e di prestigio, mentre, per ragioni anagrafiche, alcuni di essi fatalmente se ne sono via via andati. Alcuni erano assidui: Francesco Politi, Andrzej Nowicki, Gino Pisanò, Nicola G. De Donno, Leandro Ghinelli, Florio Santini; altri più saltuari: Oreste Macrì, Gaetano Chiappini, Mario Marti, Ercole Ugo D’Andrea, Erminio G. Caputo, Ennio Bonea, Nicola Carducci, Donato Moro, Giovanni Papuli, Giovanni Cosi, Luciano Graziuso, Donato Valli, solo per citare quelli che ci hanno lasciati.
