Tre sono i temi nei quali si può dividere questo canzoniere: l’amore; il paesaggio; la spiritualità. Al primo tema appartengono alcune liriche scelte, di un intimismo sofferto e donato. Il secondo tema si materia di liriche che cantano la natura nei suoi aspetti fenomenologici e nella quale è facile scorgere il paesaggio vitale, ovvero il Salento, sua dimora larica, mai nominato ma comunque iconizzato dai chiari elementi geografici che ne connotano il territorio. Le poesie che appartengono al terzo tema, in cui l’autrice dispiega una forte spiritualità, sono occasionate dalle feste del calendario liturgico, il Natale, l’Epifania, la Pasqua, il Lunedì dell’Angelo, ma anche da quei momenti topici che segnano la vita dell’anno.
Fra le poesie dell’amore, troviamo Lasciami il tempo (una delle più significative: “Stasera l’ultimo grido di una stella sarà la mia voce che ti abbandona”), Rose di maggio, Incontrarti, Io e te, Non ci sei (“Tormentoso hai spezzato la mia anima. No, non voglio il tuo caffè: è troppo poco raccontarti solo per un momento quando non basterebbe l’intera vita per viverti”), Tu, Dimenticami (“come l’estate dimentica i ciclamini in ritardo”, scrive, “e rende spumeggianti le spighe di grano mature. Dimenticami. Come l’ape lussuriosa che dimentica il fiore dopo averne rubato il nettare. Dimenticami…”).
Da segnalare Rinascita continua e Attimo, fra le più belle della raccolta.
Rientrano nel secondo tema, del paesaggio e del passare delle stagioni, liriche come Pomeriggio gallipolino, Agosto e Tramonto, queste ultime notevolissime per il grado di concentrazione che riesce a raggiungere, e ancora Al tramonto, Neve, Mattino di dicembre, La primavera. Mai viene meno, nell’autrice, una visione superiore del tutto, come le liriche che rientrano nel terzo tema confermano: Universo, Festa dell’Immacolata, Santa Lucia, In attesa del Natale, la bellissima Adeste Fideles (“I pastori ci guidano e cantano magnificenza. Adeste fideles … Gli Angeli s’abbandonano ai suoni nei cieli e l’amaro sulla terra si fa miele da versare su grevi torpori”), Natale 2020 (con quella “voglia di versarmi addosso vino fresco frizzante e un’allegria schiacciante sotto abeti avvampati di luce…”), Fine anno, Capodanno 2021, in cui scrive: “Nei tuguri dei cuori miserabili coppe colme s’affannano Del Nulla il nulla s’è fatto portabandiera”. E poi Epifania, Vigilia dell’Immacolata, Carnevale, Lunedi dell’Angelo.
Ancora: Vigilia di Santa Cecilia protettrice dei musicisti, evidentemente cara alla poetessa, la quale congiunge le Muse Euterpe e Calliope in fertile connubio, e, strettamente collegata a questa, Perle di pensieri.
Ha valenze sociali L’attimo, dedicata al magistrato Giovanni Falcone e ai membri salentini della sua scorta che persero la vita nell’attentato del 1992 ad opera di Cosa Nostra. Maria si unisce ad una lunga schiera di artisti ed intellettuali che ne hanno celebrato l’eroico gesto.
Non può mancare l’invocazione alla luna: l’astro che fin dagli albori della civiltà, da Saffo per arrivare al grande Leopardi, da Omero a Pablo Neruda, da D’Annunzio a Tagore, ispira i poeti e gli scrittori in un lungo canto d’amore.
Maria Campeggio conosce il valore salvifico della poesia, come lenimento dal tramenio della vita, quasi balsamo per i mali e le brutture da cui è colpita l’attuale società. La poetessa, per quell’umanissimo bisogno di comunicazione che è proprio di tutti, è disponibile a squadernare il suo album poetico e a condividere le sue accensioni liriche, certi “momenti dell’essere”, per dirla con Virginia Woolf, e lo fa con testi nei quali il reticolato poetico di emozioni, sussulti, suoni, colori, si dispiega quasi come logos svelato che spazza via le interrogazioni sul senso della vita, i dubbi e le incertezze che denotano un vuoto, proprio di quest’era in dissoluzione, ma da cui Maria sembra essere immune perché salva nel proprio credo e niente affatto disposta a barattarlo per le mode effimere, per le convenienze del momento. I lettori, comunque, giudici finali di ogni opera, troveranno altri semi di senso sparsi in questa silloge in cui potranno ben apprezzare la poesia di Maria Campeggio.
[Prefazione a Maria Campeggio, Cristalli d’anima, Tipografia 5emme, Tuglie, 2021]