Manco p’a capa 78. La Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli

di Ferdinando Boero

La Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, per i napoletani: l’Acquario, fondata nel 1872 (tra poco inizia il suo 150esimo anno di attività) ha appena inaugurato il DaDoM (Darwin-Dohrn Museum) per celebrare il sodalizio tra Anton Dohrn, fondatore della Stazione Zoologica, e Charles Darwin, il padre della teoria dell’evoluzione per selezione naturale.

Il DaDoM è nella Villa Comunale di Napoli, nella Casina del Boschetto dell’architetto Luigi Cosenza, dove un tempo si trovava il Circolo della Stampa. Dopo un periodo di abbandono, l’edificio è stato affidato alla Stazione Zoologica, il cui presidente, Roberto Danovaro, dopo aver restituito l’Acquario alla città, ha raccolto la sfida di ridare vita anche alla Casina del Boschetto.

Danovaro ha deciso di dedicare il DaDoM all’evoluzione in mare perché Anton Dohrn fondò la Stazione Zoologica proprio per dimostrare la veridicità della teoria di Darwin e tra i due si sviluppò una fitta corrispondenza: Dohrn spiegò a Darwin i suoi intenti, e Darwin espresse profonda approvazione. Il presidente Danovaro mi ha chiesto di dargli una mano nel progettare i contenuti del DaDoM e mi ha affiancato un gruppo di tre elementi validissimi: Marco Signore, paleontologo, tra gli scopritori del dinosauro Ciro, Elisa Cenci, che ha partecipato alla realizzazione del Museo di Zoologia Adriatica Giuseppe Olivi a Chioggia, e Andrea Travaglini, curatore della collezione storica della Stazione Zoologica. A noi si è affiancata l’architetta Maria Cristina Majello. L’elenco di chi ha contribuito alla realizzazione è lunghissimo e non mi è possibile dare credito a tutti, qui.

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