di Viator
Questi soliti olivi… Ormai s’è persa
una pena del sangue nella loro
devastazione – al sole – che fa cenere
e miseria: s’abbarbicano al nudo
sasso, la terra estorcono ai contesi
pascoli, tramortiscono il furore
del giorno nella verde irresistenza
del flusso in cui s’adempiono.
Bandiere
di luce lente oscillano nel cielo
senza pietà del mondo – e interminata
la pianura s’obliqua e si frastaglia
contro ogni senso…
Poi, se sulle greggi
sparse l’occhio indovina un suo tremore
più fondo, più dolente, tutta l’ansia
si placa nei pastori che col sùfolo
sfiniscono l’umana inquietitudine.
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