di Rosario Coluccia
Parlare della scuola è uno di quegli argomenti che si rincorrono periodicamente sui giornali con toni che sono a seconda dei casi allarmati, catastrofisti, speranzosi, ecc. Molti parlano di scuola, quasi tutti sono convinti di possedere la ricetta miracolosa per migliorarla. Sono altrettanto numerosi quelli che, dopo una sconfitta della nazionale di calcio, sono sicuri di sapere quale sarebbe stata la formazione capace di battere gli avversari (che, chissà perché, l’allenatore non ha saputo scegliere). Molti parlano, sono poche le iniziative concrete in grado di intervenire operativamente in un universo difficile come quello scolastico. Il Progetto “I Lincei per una nuova didattica nella scuola: una rete nazionale”, promosso nel 2010 dall’Accademia Nazionale dei Lincei e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha lo scopo di promuovere attività di formazione per i docenti che insegnano nella scuola, volte al miglioramento del sistema d’istruzione, attraverso corsi di aggiornamento nelle discipline considerate la base della formazione intellettuale dei giovani. È un progetto di vasta portata, diramato sull’intero territorio nazionale. Punta ad una scuola inclusiva, motore di giustizia e promozione sociale, in grado di formare uno studente (futuro cittadino) colto, pensante, curioso e informato. L’iniziativa promuove il dialogo costruttivo tra istituzioni di alta cultura e scuola. I docenti si aggiornano, trasferiscono in classe idee e spunti innovativi, gli studenti ne traggono giovamento, la scuola complessivamente migliora, lentamente ma costantemente.