di Gigi Montonato
“L’Idomeneo”, rivista dell’Università del Salento (Dipartimento dei Beni Culturali) che si pubblica in collaborazione con la Sezione di Lecce della Società di Storia Patria per la Puglia, ha dedicato il nr. 31 al 700° anniversario della morte di Dante Alighieri (1321-2021): Studi danteschi in Terra d’Otranto dall’Unità ad oggi (Coordinamento Siba, 2021, Giorgiani Editore, Castiglione di Lecce, 2021, pp. 303).
Nell’ampia Presentazione del Presidente Mario Spedicato il lettore trova le ragioni e il senso di quest’altra impresa editoriale. Dante è stato il costante riferimento culturale per l’intero 2021 in tutta Italia e all’estero e ha visto il concorso di università e scuole, associazioni e circoli culturali, singoli e privati cultori. Università e Storia Patria non potevano mancare. Il volume ha impegnato studiosi di provenienza accademica e non e contiene prodotti di vario genere, quasi tutti nella cornice tematica e nei termini temporali indicati nel titolo.
Giuseppe Antonio Camerino (UniSalento) cerca nel poeta del ‘600 Giuseppe Battista di Grottaglie presenze dantesche, relative all’uso della metafora: Tracce di Dante in età barocca. Il caso di Giuseppe Battista (pp. 9-16).
Ettore Catalano (UniSalento), nel suo saggio Il Liceo dantesco di Leonardo Antonio Forleo (pp. 17-26), esamina criticamente l’opera del francavillese per cogliere eccessi di moralismo e di didascalismo nella Divina Commedia.
Fabio D’Astore (UniSalento), col suo saggio “A penetrare a fondo nel velame degli versi strani: Saverio de Pace e le sue Chiose sull’Inferno (pp. 27-35), recupera un dantista ignorato perfino dal repertorio di Alfredo Masciullo, e ne mette in rilievo i tentativi di trovare fuori, Manzoni e Tommaseo, sponde e comprensioni che non aveva nella sua terra. De Pace era di Nardò.