Ma ritorniamo al libro. Dopo gli scritti introduttivi dei due presentatori di oggi, Giancarlo Vallone e Alessandro Laporta, Mauro Mita, suo prezioso collaboratore, traccia un sintetico ma incisivo profilo biografico dell’on. Gorgoni, passando in rassegna le varie fasi della sua attività politica a partire dal 1960, come s’è detto, fino ad oggi. Poi c’è il nucleo del volume costituito dal racconto che lo stesso Gorgoni fa delle sue principali esperienze politico-amministrative, da consigliere della provincia di Lecce, appunto, all’elezione nel 1983 a deputato nelle file del PRI, e alla nomina a sottosegretario ai Lavori pubblici nel I e II governo Craxi, dalla rielezione a deputato nel 1987 alla nomina a sottosegretario alla Difesa nei governi Goria e De Mita, dalla elezione a presidente del Gruppo parlamentare del PRI a componente dell’Ufficio di presidenza della Camera dei Deputati, da consigliere comunale di Lecce a Sindaco di Cavallino per ben tre mandati. E in questa rapida elencazione mi sono limitato a citare solo i momenti più significativi della sua carriera politica ai quali sono legate numerose e importanti iniziative da lui portate avanti in tutti questi settori che saranno ricordate sicuramente dai due presentatori.
Nelle quarantacinque pagine del suo memoriale sfilano quasi tutti i protagonisti della vita politica italiana degli anni Ottanta-Novanta. Tra quelli ai quali Gorgoni è stato particolarmente vicino ricordo, in particolare, Pinuccio Tatarella, suo grande amico, Giovanni Spadolini, Ugo La Malfa, Francesco Cossiga, Oronzo Reale, Randolfo Pacciardi e tutti i principali esponenti del PRI. Ma si incontrano anche i nomi di Craxi, De Mita, Martelli, Scalfaro e tanti altri. E ci sono ancora personaggi dello spettacolo come Michele Placido, Domenico Modugno, Claudio Baglioni e altri con i quali egli entrò in contatto in occasioni diverse. Perché Gorgoni in questa rievocazione, che conserva tutta la freschezza e vivacità del racconto orale, riesce a fondere momenti di grande rilievo della recente storia italiana a episodi curiosi, ad aneddoti anche divertenti, dimostrando quella capacità affabulatoria che ben conoscono e apprezzano coloro che hanno ascoltato direttamente dalla sua viva voce alcune di queste vicende.
Le sezioni successive del libro raccolgono una serie davvero imponente di documenti legati all’attività politico-amministrativa di Gorgoni. La prima sezione è dedicata alla ricostruzione del Belice dopo il devastante terremoto del 1968. A questo drammatico avvenimento è legata la consegna della cittadinanza onoraria di Santa Ninfa all’on. Gorgoni proprio in segno di gratitudine nei confronti di quanto da lui fatto a favore dei quelle popolazioni e del territorio quando ricopriva la carica di sottosegretario ai LL.PP. Un’altra sezione contiene una scelta di lettere ricevute da varie personalità della politica, delle forze armate, del giornalismo o da lui inviate in varie occasioni. E anche qui si incontrano nomi di primo piano della storia politica di quegli anni: ancora Spadolini, Cossiga, ma anche Zanone, Armandino Corona, Scognamiglio, Ciampi, Andreotti, Scalfaro, Berlusconi. Ma ci sono anche uomini politici stranieri, tra i quali Boutros Ghali, allora segretario generale dell’ONU, nonché esponenti di rilievo del mondo militare e giornalistico.
Una terza sezione è costituita dagli interventi pronunciati dall’on. Gorgoni alla Camera e dalle interrogazioni, scelti tra oltre duecento. Un’altra, da una selezione degli articoli pubblicati su vari quotidiani e periodici (“Il Giornale” fondato e diretto da Indro Montanelli, il maggiore giornalista italiano del Novecento, che lo invitò a collaborare, “La Gazzetta del Mezzogiorno”, “L’Opinione”, “La Voce Repubblicana”, il “Roma” di Napoli, il “Quotidiano” di Lecce) e dei comunicati stampa. Un’altra ancora, dagli interventi tenuti in occasione della partecipazione a convegni. L’ultima sezione infine comprende discorsi tenuti in occasione di raduni e celebrazioni. Ecco, questa è la struttura del volume che costituisce una lettura utile per conoscere l’attività politico-amministrativa dell’autore ma che può costituire anche, grazie ai tanti documenti pubblicati, una preziosa fonte di studio per ricostruire vicende della recente storia del nostro Paese.
Un’ultima osservazione ora per concludere questa breve introduzione. Se dovessi scegliere alcune caratteristiche della personalità e dell’attività dell’on. Gorgoni che emergono dal libro ne indicherei tre in particolare: 1) la coerenza che ha sempre dimostrato nella sua attività politica, restando fedele fino in fondo all’area liberal-democratica al punto che quando Giorgio La Malfa si schierò nell’Ulivo, insieme ad altri amici fondò un altro movimento, “Unità repubblicana”; 2) la tensione etica che ha caratterizzato la sua attività politica, evidente, ad esempio, nella difesa costante degli interessi del Mezzogiorno, oltre che della nazione; 3) l’attenzione alla cultura intesa come volano di sviluppo di una comunità, che si nota, oltre che nella sua azione concreta, anche nei frequenti riferimenti storici, artistici, letterari presenti nei suoi scritti.
[Presentazione del libro di Gaetano Gorgoni, Gorgoni racconta Gorgoni. Il suo impegno politico-amministrativo, (Tuglie, Tipografia 5 Emme), tenutasi a Cavallino di Lecce, presso il Teatro “Il Ducale”, il 30 novembre 2019. Inedito]